LECCE - La sezione lavoro del tribunale di Lecce ha respinto il ricorso proposto da una dottoressa in servizio come direttore di unità operativa semplice presso il dipartimento di Prevenzione dell’area sud dell’Asl di Lecce, che aveva chiesto l’annullamento dell’incarico di sostituzione di direttore di unità operativa complessa, conferito dall’Asl attraverso un avviso di selezione interna, ad un’altra dottoressa ritenuta idonea a ricoprire quel ruolo perché in possesso di più titoli.
I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso ritenendo corretto l’operato dell’Asl Lecce, difesa dall’avvocato Maria Cristina Basurto. In particolare, il tribunale ha ritenuto che - secondo i principi della Suprema Corte - la selezione per l'incarico temporaneo di sostituzione di direttore di unità operativa complessa non necessita di una procedura concorsuale, con lo svolgimento di prove selettive e formazione di graduatoria finale, né dell’individuazione del candidato vincitore.
Secondo i giudici, infatti, la scelta ha carattere essenzialmente fiduciario del direttore generale dell’azienda, previa valutazione comparata dei curricula professionali prodotti dai dirigenti interessati alla selezione.
