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Lecce, è stato assunto con ritardo e ora l’Asl pagherà il conto

 
Maddalena Mongiò

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Maddalena Mongiò

Lecce, è stato assunto con ritardo e ora l’Asl pagherà il conto

Decisione del Tribunale del Lavoro, accolta la richiesta

Lunedì 13 Novembre 2023, 16:20

LECCE - Assunto sì, ma con ritardo e Asl Lecce deve pagargli poco più di 44 mila euro di risarcimento danni. Lo ha deciso la sezione Lavoro del Tribunale di Lecce a fronte del 50 per cento di stipendi netti che avrebbe dovuto percepire dall’1 agosto 2009 al 3 febbraio 2014, oltre agli interessi legali. A muovere causa alla Asl un dipendente del settore amministrativo che ha portato in tribunale l’Azienda per ottenere il risarcimento del danno da ritardata assunzione, danno biologico, nonché il risarcimento del danno alla vita di relazione, ma la somma riconosciutagli non deve essergli risultata soddisfacente visto che a fine ottobre scorso ha deciso di appellare la sentenza di primo grado. Intanto l’Ufficio Trattamento Economico della Asl ha conteggiato il 50 per cento delle competenze retributive nette che il dipendente avrebbe dovuto percepire, risultando un importo complessivo di 33.215,56 euro con in più il maggiore importo di 7.607,22 tra interessi legali e rivalutazione monetaria. La spesa complessiva che la direzione generale ha deliberato di pagare è pari a 44.292,71 euro. Ora si tratta di capire se la Corte d’Appello, sezione Lavoro, darà ragione piena al dipendente che a quel punto potrà contare su una maggiore somma.

Ed è un periodo caldo per Asl sul fronte del personale visto che si è appena chiusa, in forma transattiva, un’altra vertenza che vedeva coinvolta un’operatrice socio-sanitaria che alla fine si è ritirata dal giudizio a fronte di un’assunzione a tempo pieno e determinato di sei mesi. La donna è stata in servizio in Asl Lecce dal 20 aprile 2020 al 19 aprile 2021, ma scaduto il contratto di lavoro ha fatto causa all’Azienda chiedendo al Tribunale del Lavoro un “risarcimento del danno da abusiva apposizione del termine al contratto”. La giudice del Lavoro, Maria Gustapane, con sentenza numero 2367/2023, ha accolto il ricorso sentenziando in favore della ex dipendente Asl.

In più l’Azienda sanitaria è stata condannata a corrispondere alla ex dipendente, a titolo di risarcimento del danno, 6.280,32 euro, con interessi e rivalutazione monetaria oltre a 2.400 euro di rimborso spese. La Asl non è rimasta a guardare e a luglio scorso ha fatto appello con udienza fissata a giugno 2024, ma alla fine le parti hanno deciso per una composizione bonaria secondo la quale l’operatrice socio-sanitaria è stata assunta per sei mesi dal primo di novembre scorso. La ricorrente, dal canto suo, accettando l’assunzione a tempo determinato ha dovuto rinunciare ai 2.400 riconosciuti dal Tribunale per le spese legali dovute ai difensori Stefano Calcagnile ed Ernesto Rizzo e ad ogni altra ipotesi risarcitoria; Asl, invece, ha dovuto rinunciare al processo d’Appello. Insomma, alla fine, in questo caso, è stata trovata la quadra.

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