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Lecce, nuova Pet Tac in funzione al Fazzi: «Ora smaltiremo le liste d’attesa»

 
Maddalena Mongiò

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Maddalena Mongiò

Lecce, nuova Pet Tac in funzione al Fazzi: «Ora smaltiremo le liste d’attesa»

Il direttore di Medicina nucleare: «Così si qualifica l’offerta sanitaria e diagnostica»

Mercoledì 01 Novembre 2023, 12:44

LECCE - Nuova Pet Tac in funzione, ma intanto Asl Lecce ha dovuto acquistare, anche per il 2023, 1.102.745,44 euro di prestazioni di Medicina Nucleare da professionisti e strutture sanitarie accreditate. In pratica servirebbero 2 pet tac, ma il numero di grandi macchine (oltre alla pet tac, ci sono tac e risonanze) viene definito a livello regionale in base alla popolazione e questo rende difficile, se non impossibile, avere una doppia disponibilità di questo macchinario oltre al fatto che non ci sarebbero medici sufficienti per il loro funzionamento. Da ieri, comunque, la Medicina Nucleare dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce può contare su un macchinario di ultima generazione dopo le tribolazioni che hanno dovuto affrontare negli ultimi mesi.

«La nuova macchina, digitale e con elevata capacità di risoluzione ed efficienza potenzia la nostra Medicina nucleare, qualificando l’offerta sanitaria e diagnostica nel solco delle tecnologie diagnostiche di ultima generazione al servizio del paziente. L’abbiamo attesa a lungo, non senza disagi. Con costanza e con dedizione cercheremo di recuperare tutti gli esami in attesa» ha chiosato Angelo Mita, direttore della Medicina nucleare del Fazzi. L’unità operativa è già al lavoro per verificare se la lista d’attesa che si è creata nell’ultimo mese di fermo è tutta da smaltire o se qualcuno ha deciso di rivolgersi ad altra struttura sanitaria pubblica o privata. Se tutti i nominativi in attesa dovessero confermare la necessità di effettuare l’esame serviranno circa 25 giorni per smaltirla tenuto conto che contemporaneamente dovranno fronteggiare sia le richieste che arrivano dall’esterno che quelle dei reparti. La grande macchina è stata acquistata grazie all’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero previsto con il Pnrr. Si tratta di un’unità operativa che vanta alcuni primati. Come ha tenuto a precisare Mita è l’unica pet tac pugliese con doppio turno di lavoro e questo consente di non avere arretrati, se la macchina funziona cosa che dalla primavera scorsa è avvenuto con molti stop per necessità di riparare la macchina sostitutiva nell’attesa dell’installazione della nuova che permette di rilevare una lesione tumorale di soli 3 millimetri. E nel 2015 la Medicina nucleare del Fazzi vantava di essere la prima struttura pubblica in Puglia ad aver eseguito per prima prestazioni pet tac con F-Fluorocolina (18F-FCH), radiofarmaco che genera un contrasto tra tessuto sano e tessuto tumorale maggiore rispetto a quello ottenuto con l’uso del Fluorodesossiglucosio (18-FDG). E non solo. La pet tac, grazie a nuovi isotopi radioattivi può aiutare nella individuazione di molte malattie tra cui quelle neurodegenerative. «Faccio un esempio banale – afferma Mita –, l’Alzheimer - che è una malattia neurodegenerativa ingravescente, attualmente riconosce la possibilità di essere trattata con farmaci innovativi che hanno un carattere di netto rallentamento della patologia. La valutazione della possibilità del paziente ad accedere a questo farmaco è legata alla presenza di alcune sostanze a livello cerebrale che si individuano con un esame pec tac che noi facciamo con un tracciante particolare che individua la presenza in sede cerebrale di quei depositi che sono indicativi dell’insorgenza di una malattia di tipo degenerativo. Ci sono tanti traccianti che si possono utilizzare per varie patologie e per questo sarebbe importante avere una seconda pet tac».

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