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In bus da Galatina a Lecce senza aria condizionata e con la portiera aperta

 
Pierfrancesco Albanese

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Pierfrancesco Albanese

In bus da Galatina a Lecce senza aria condizionata e con la portiera aperta

Un viaggio di poco meno d’un'ora, a oltre 30 gradi e senza aria condizionata

Lunedì 25 Settembre 2023, 07:57

LECCE - Al capolinea Carluccio attende una colonna d’autobus color blu, targati Stp, società di trasporto pubblico della Terra d’Otranto. Sono del modello più risalente nel tempo. Di quelli di cui, dal 2018 in avanti, si è promesso dapprima l’affiancamento e poi una progressiva sostituzione in favore dei bus nuovo modello della Iveco. Ventotto veicoli immessi nel parco mezzi proprio nel 2018, di color bianco e dotati dei confort essenziali: dai sedili reclinabili alle pedane per l’accesso dei diversamente abili. Sino all’aria condizionata, che in una giornata come quella di martedì, con il termometro che sfonda la soglia dei 30 gradi al mattino, è fondamentale per preservarsi dallo scioglimento.

Ne sono consapevoli anche dal centralino dell’azienda: da dove – a domanda sui bus in circolazione da e per Lecce in queste giornate – si risponde che no, non sono in circolazione solo i mezzi più risalenti nel tempo. «Perché – questa la risposta – con l’inizio dell’università gli studenti non è che possono viaggiare senza aria condizionata». Eppure, è così.

Capita nella giornata dello scorso martedì, almeno. Com’è capitato quasi quotidianamente nel periodo estivo. Dove, se non altro per la tratta che abbiamo compiuto a cadenza quasi giornaliera, la Galatina-Lecce, il veicolo a disposizione era quasi sempre di vecchio conio. Di quelli, appunto che dovrebbero appartenere al parco mezzi in progressiva sostituzione, e per cui c’è stata una spesa complessiva di 6 milioni di euro, con l’acquisto completato tramite Cotrap e sostenuto da un cofinanziamento tra l’azienda e la Regione Puglia per svecchiare, come avvenuto su carta, l’anzianità media dei veicoli. E adeguare anche il livello di emissioni dei mezzi alla normativa euro 6.

Niente che sia possibile fare con il bus che ha compiuto, ancora una volta a inizio settimana, la tratta in questione. Pieno a metà, soprattutto di studenti che, zaino in spalla, s’apprestavano a recarsi alle lezioni in università e qualche lavoratore più avanti negli anni. E, ancora, privo dei confort di cui si diceva: non solo in termini di guida – a stare nel veicolo, specie nella percorrenza di strade non particolarmente lineari o vdall’asfalto dissestato, l’impressione era d’essere il contenuto di una scatola sballottolata d’una parte all’altra, vibranti, come si stava, al vibrare dei seggiolini e dei portabagagli; ma anche in termini di resistenza a un viaggio di poco meno d’un'ora, a oltre 30 gradi e senza aria condizionata. E con un unico momento di stasi dal caldo, in corrispondenza, per buona sorte senza conseguenze, del momento più pericoloso del viaggio: quando – nei pressi dell’ingresso di Lecce – la portiera posteriore è stata aperta per consentire la discesa di un passeggero. E aperta è rimasta – con il bus in corsa – per una decina di minuti, prima che l’autista, approfittando di una sosta a un semaforo rosso, spegnesse e riaccendesse il veicolo e tentasse, poi, con successo, di ripristinarne lo stato. Sino, infine, all’arrivo al capolinea. Dove il bus si è messo in coda ai colleghi. Di cui, solo qualche anno fa, s’era promessa una graduale sostituzione, e che invece ancora oggi se ne stanno pronti, l’uno dietro l’altro, all’ennesima corsa.

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