L’avvocato Francesco Bruni, 58 anni, è sindaco di Otranto dallo scorso 15 maggio, eletto a capo di una coalizione di centrodestra. Il suo è stato un ritorno alla guida di Palazzo di Città, visto che è stato primo cittadino dal 17 novembre del 1997 al 29 maggio 2007. Dal 2013 al 2018 è stato anche senatore della Repubblica nella fila del centrodestra.
Sindaco Bruni, che estate è per Otranto?
«La prima parte della stagione ha avuto un andamento vario. Da un lato un sensibile incremento di presenze nei mesi di maggio e giugno, collegato ad un buon afflusso di stranieri; dall’altro, nel mese di luglio si è registrato un contenimento dei numeri rispetto agli scorsi anni con un leggero calo rispetto all’epoca pre-covid».
Da più parti si segnalano prezzi, sia per i lidi che per le strutture ricettive e i ristoranti, in aumento: le risulta? Com’è la situazione nella sua città?
«Io credo che anche il settore turistico abbia dovuto fare i conti con il rialzo dei prezzi collegato all’inflazione. Ma si tratta di variazioni in linea con l’aumento del costo della vita. Da qui a fare del sensazionalismo e rappresentare, la Puglia, il Salento, la stessa Otranto come luoghi economicamente inaccessibili ce ne passa. Colgo, anzi, l’occasione per dire che non ho per nulla registrato aumenti vertiginosi ed ingiustificati nei lidi, nei ristoranti e nelle strutture ricettive della mia città»...
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