SANTA MARIA AL BAGNO (NARDO') - Amaro risveglio lungo la costa: ignoti a Santa Maria al Bagno hanno vandalizzato località «Monte Croce » con scritte di vernice rossa. Innocuo il contenuto, banali frasi d’amore, ma gravissimo il danno arrecato.
A darne notizia, tra dolore e rabbia, è l’associazione «Punto di Incontro» presieduta da Giuseppe Galbiati. «Abbiamo impiegato due anni - scrive il sodalizio via social - a ripulire a dovere e a curare l’area verde “Monte Croce” di Santa Maria al Bagno, che ci è stata concessa in adozione dal Comune di Nardò dopo nostra richiesta. In un attimo un gesto scellerato e inconsulto di ignoti ha rovinato e deturpato un angolo di natura che siamo riusciti a far rivivere decorosamente, noi dell’associazione e le persone che abitano in quei luoghi».
«Monte Croce» non è soltanto il posto da cui si può godere di un panorama mozzafiato, vera e propria «cartolina dal vivo» di Santa Maria al Bagno. Comprende anche un ecosistema di rocce e specie arbustive di bassa macchia mediterranea, raro esempio di nicchia ecologica, ed è caratterizzata da una croce in ferro opera dello scultore, pittore e poeta trevigiano di fama internazionale Simon Benetton, inaugurata nel 1976 alla presenza tra gli altri dell’arcivescovo di Napoli cardinale Corrado Ursi e del vescovo dell’epoca, monsignor Antonio Rosario Mennonna.
«I campanelli d’allarme – prosegue l’associazione in merito all’episodio di vandalismo – dovrebbero scattare in tutti noi e negli amministratori di questo Comune e abbiamo ragione di credere che così sia stato. Ripuliremo, riaggiusteremo e controlleremo nei limiti delle nostre possibilità. Ce la metteremo tutta perché siamo convinti che la forza della ragione e l’amore per la natura siano più potenti di un incivile». Inevitabile, a questo punto, che si torni a parlare di videosorveglianza a tutela dell’area.