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Nel mare del Salento spunta la medusa luminosa: «Attenti, la sua puntura è urticante»

Nel mare del Salento spunta la medusa luminosa: «Attenti, la sua puntura è urticante»

 
Maddalena Mongiò

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Maddalena Mongiò

Nel mare del Salento spunta la medusa luminosa: «Attenti, la sua puntura è urticante»

Stefano Piraino, ordinario di Zoologia: «Un piccolo branco presente nei nostri mari»

Domenica 09 Luglio 2023, 07:00

LECCE - Attenti alla Pelagia noctiluca, ossia alla medusa luminosa: ama le temperature un po’ più fredde, l’estate pazza di quest’anno è dalla sua parte, e la sua puntura è molto urticante. Una presenza non banale in quanto oltre a rappresentare un problema sanitario ha anche un impatto economico negativo. Non è prevista invasione di meduse, ma qualche piccolo branco è presente nei nostri mari e quindi occorre fare attenzione, specie se si porta in acqua un bimbo piccolo. Stefano Piraino, ordinario di Zoologia a UniSalento, esclude invasioni di medusa nei mesi estivi, ma raccomanda cautela e dà consigli utili in caso di contatto con le specie più urticanti. «Fare una previsione sulla presenza delle meduse non è una cosa facile da fare per noi - premette Piraino -, possiamo dire che ci possono essere aree dove la frequenza di ritrovamento è più elevata e che in determinate condizioni aumenta la probabilità di trovarle. È chiaro che le probabilità sono sempre dipendenti da tantissimi fattori: da come si evolve il meteo in un determinato momento, se c’è vento di tramontana vengono portate via al largo. Normalmente le coste del Salento sono molto poco influenzate dal fenomeno delle meduse urticanti rispetto ad altre aree del Mediterraneo. Se in questo momento vado alle Baleari, sulle coste della Catalogna, alle isole Eolie o a Pantelleria, località che sono circondate da acque più profonde, queste sono aree dove c’è una maggiore probabilità di trovare meduse. Siamo ancora in una situazione che è mi sembra quasi primaverile è quindi abbiamo ancora qualche medusa presente qui, qualche giorno fa abbiamo fatto dei campionamenti a Santa Maria di Leuca e le abbiamo trovate però non è una situazione che può essere considerata persistente, quando siamo tornati qualche giorno fa, sempre nello stesso posto, erano sparite perché cambiando i venti».

Ma Piraino avverte: «Non siamo in una condizione di allarme, ma possiamo dire semplicemente che se arrivando al mare si sente dire che è stata avvistata una medusa conviene entrare in mare con una maschera per controllare lo specchio d’acqua. Se bisogna portare in acqua un bambino piccolo è una cosa saggia da fare. il caso di contatto con la medusa il rimedio dall’adottare è quello di sciacquarsi con abbondante acqua di mare e non con acqua dolce e applicare subito degli impacchi freddi, ma non il cubetto di ghiaccio d’acqua dolce a contatto con la pelle. L’acqua dolce è sconsigliata perché se ci sono pezzetti di tentacoli che sono rimasti sulla pelle gli effetti dell’inoculamento della tossina potrebbero aumentare».

Gli effetti della medusa possono essere non solo sanitari, ma anche economici. Infatti Piraino puntualizza che: «Può procurare danni economici. Quando ci sono tante meduse abbiamo un impatto sul turismo, ci sono stati anni - in alcune zone al Mediterraneo - dove la gente non poteva entrare in acqua e magari il turista che aveva speso tre, quattro mila euro per portare la famiglia a passare una settimana ad agosto l’anno dopo ha scelto un’altra località dell’Adriatico».

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