LECCE - L’ufficialità della firma del nuovo allenatore giallorosso, mister Roberto D’Aversa, arriverà molto probabilmente tra domani e martedì prossimo, ma il Lecce - di fatto - è già un cantiere. Dal quale, peraltro, potrebbero andar via dei «pezzi pregiati», come il capitano Morten Hjulmand e la rivelazione della stagione appena conclusa Federico Baschirotto.
NUOVO ALLENATORE
Come detto, manca solo l’ufficialità della firma. Per il resto, sembra ormai deciso che a guidare la formazione salentina nel prossimo campionato di serie A sarà Roberto D’Aversa, 47 anni, nato in Germania (a Stoccarda). Da giocatore, ha già avuto a che fare col Salento: è stato centrocampista prima nel Casarano (nel 1996, 6 presenze e un gol in serie C1) e poi nel Gallipoli (stagione 2009/2010, 12 presenze e una rete in serie B). E nel periodo al Casarano, il direttore sportivo della società rossazzurra era proprio Pantaleo Corvino. E proprio l’attuale responsabile dell’Area tecnica giallorossa ha spinto molto per averlo come successore di Marco Baroni sulla panchina del Lecce. Anche perché D’Aversa utilizza il modulo «4-3-3», tanto caro alla società giallorossa e schema ormai collaudato tra i suoi calciatori. Una volta appese le scarpette al chiodo, da mister, D’Aversa ha già allenato in serie A sia il Parma (dal 2016 al 2021) che la Sampdoria (stagione 2021/22). E prima ancora (dal 2014 al 2016) ha guidato il Virtus Lanciano in serie B. Dalla Samp è stato esonerato il 17 gennaio dello scorso anno, considerata la situazione di classifica che vedeva i blucerchiati al 16esimo posto, a soli 4 punti dalla zona retrocessione. Ora risulta «svincolato» e firmerà col Lecce un contratto di durata annuale con l’opzione della conferma per un altro anno, in caso di permanenza in serie A. Le condizioni, insomma, che la società del presidente Saverio Sticchi Damiani aveva proposto lo scorso anno a Baroni e voleva confermare anche per quest’anno. Ma il tecnico toscano non ha accettato e ha salutato. Probabilmente finirà al Verona, sempre in serie A.
MERCATO GIA' IN MOVIMENTO
Il Lecce ha già messo a segno il primo colpo. Si tratta del 23enne svedese Pontus Almqvist, jolly offensivo (gioca sia da punta che da esterno d’attacco). È arrivato nel Salento in prestito dai russi del Rostov, dopo l’ultima stagione da protagonista con la maglia del Pogon, terza forza del campionato polacco qualificatasi per le competizioni europee. Col Pogon ha giocato 27 partite, mettendo a segno 5 gol. E prima ancora era andato in prestito all’Utrecht, nella serie A olandese, con 9 presenze e zero reti. Il giocatore si è sottoposto alle visite mediche di rito che hanno dato esito positivo e quindi entra a far parte della rosa giallorossa. Sarà un’arma in più nell’attacco, che ha già perso Lorenzo Colombo (contro-riscattato dal Milan) e molto probabilmente perderà un’altra importante pedina, come il francese Remì Oudin, arrivato in prestito dal Bordeaux.
Ma oltre a Falcone, Umtiti e Colombo, il Lecce potrebbe presto cedere altri due «pezzi pregiati» della sua rosa.
Innanzitutto capitan Hjulmand, che potrebbe finire al Milan, pronto a cedere per addirittura una settantina di milioni Sandro Tonali al Newcastle, in Inghilterra. Il Lecce, per privarsi del danese, ha chiesto qualcosa come 25 milioni di euro, che a questo punto potrebbero anche arrivare nelle casse giallorosse e consentirebbero a Corvino e al direttore sportivo Stefano Trinchera maggiori margini di manovra e risorse nel mercato in entrata. Un altro gioiello giallorosso, che potrebbe presto finire sul mercato è Federico Baschirotto, ex terzino destro, adattato a centrale della difesa da mister Baroni e in quest’ultimo ruolo, vera rivelazione della stagione del Lecce. Tant’è che si è pure guadagnato la convocazione in Nazionale maggiore da parte del commissario tecnico azzurro Roberto Mancini. Sulle sue tracce si sono sguinzagliate sia la Fiorentina che il Cagliari e il suo valore di mercato, che si aggira attorno agli 8-9 milioni di euro, in caso di cessione, porterebbe ulteriori fondamentali risorse al Lecce.