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Sparatoria nel Salento: 42enne ucciso in un agguato a Squinzano. La vittima era con la fidanzata e il figlio neonato

 
Fabiana Pacella

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Fabiana Pacella

Sparatoria nel Salento: 42enne ucciso in un agguato a Squinzano

La vittima è Luigi Guadadiello, 42 anni, atteso e colpito da un sicario davanti alla sua abitazione. Chiesto un vertice coi sindaci del nord Salento in prefettura

Martedì 13 Giugno 2023, 23:52

14 Giugno 2023, 14:07

LECCE - Un uomo è stato ucciso in serata in provincia di Lecce, vittima di un agguato a colpi di pistola messo a segno in via Donizetti a Squinzano.

La vittima è Luigi Guadadiello, 42 anni, volto noto alle forze dell'ordine con numerosi precedenti alle spalle, atteso e colpito da un sicario davanti alla sua abitazione.

Ricoverato in gravi condizioni ed è deceduto pochi minuti dopo il trasporto in ospedale.

TAURINO: «I SINDACI DEL NORD SALENTO IN PREFETTURA»

I carabinieri della locale stazione sono sulle tracce del sicario che ha raggiunto l'uomo, gli ha sparato ed è fuggito facendo perdere le proprie tracce. Si pensa ad un regolamento di conti nell'ambito degli ambienti criminali locali. Dieci anni fa il 42enne era rimasto vittima di un altro agguato da cui però era uscito indenne.

«Sembrano essere tornati i tempi bui - dice il sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino -  quando nel Nord Salento si sparava, si uccideva in pieno centro e la Sacra Corona Unita terrorizzava le nostre città con azioni criminali. Come Istituzioni  - continua - abbiamo il dovere morale di intervenire e lavorare unitamente, per garantire il controllo del territorio e la tutela dell’incolumità dei cittadini al fine di favorire un sano e ordinato sviluppo economico. 

Insieme dobbiamo compiere azioni sul piano della cultura della legalità per impedire infiltrazioni mafiose nel tessuto economico, civile, sociale e politico. Per questi motivi ritengo necessario - conclude - chiedere al Prefetto di Lecce la convocazione urgente di un tavolo per la sicurezza con noi Sindaci del Nord Salento e le forze dell’ordine».

I FATTI

Sarebbero state più persone a sparare al 42enne Luigi Guadadiello, ucciso nella tarda serata di ieri a Squinzano, in provincia di Lecce, mentre usciva di casa con la compagna, il figlio neonato e altri due famigliari. Gli inquirenti parlano di un agguato in stile mafioso e non escludono un regolamento di conti nell’ambito della criminalità organizzata. Guadadiello aveva precedenti anche per spaccio di droga.

Il 42enne era uscito dal carcere lo scorso marzo dopo una condanna a 16 anni, confermata in Cassazione, per avere ucciso nel 2008 con due coltellate un 31enne di nazionalità marocchina che avrebbe violentato la compagna di Guadadiello, all’epoca 21enne. Secondo quanto accertato dalle indagini il 42enne guidò per tutta la notte dal Salento fino al comune di Gera d’Adda, in provincia di Bergamo, dove viveva la sua fidanzata.

Sono dieci i bossoli rinvenuti ieri in via Donizzetti dai carabinieri della sezione scientifica: due sono di una pistola calibro 7,65 e otto di una calibro 9 parabellum. A uccidere il 42enne è stato il proiettile che lo ha raggiunto tra il torace e il collo; un altro lo ha colpito a una gamba.

Secondo le prime ricostruzioni Guadadiello, avendo visto i suoi assassini, avrebbe tentato invano di fuggire a piedi ma sarebbe stato raggiunto e ucciso. Alcuni testimoni avrebbero riferito la presenza di un’auto scura di grossa cilindrata vista allontanarsi a velocità sostenuta.

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