LECCE - Aggressioni per vincere la monotonia della serate. È costata decisamente cara a due giovani leccesi l’idea di picchiare senza alcun motivo due ragazzini giusto per sconfiggere la noia.
A.N. e S.M., 24enni leccesi, hanno rimediato una condanna a 6 mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione) con l’accusa di lesioni personali aggravate al termine del processo che si è svolto con il rito abbreviato, condizionato alla testimonianza di uno dei due ragazzini picchiati in due diverse occasioni.
Gli imputati, difesi dall’avvocato David Alemanno, sono stati condannati dalla giudice monocratica Annalisa De Benedictis al termine del processo del pestaggio di L.M., che aveva subito varie lesioni per i calci e anche una testata al volto. Sembra che avessero anche cercato di spaccargli una bottiglia in testa. Il povero ragazzo aveva rimediato una lussazione chiusa della spalla con una prognosi di 21 giorni.
I due aggressori sono stati riconosciuti nel corso delle indagini avviate dopo la denuncia.
La vicenda risale all’aprile del 2016 e S.M. - dei due imputati - è stato riconosciuto come componenti del branco che avvicinò il ragazzino, che riportò un trauma al polso della mano sinistra con la frattura scomposta dell’osso scafoide sinistro e un trauma contusivo cranico facciale. Prognosi, 30 giorni. La giudice ha anche stabilito che in separata sede vengano risarcite le due persone offese assistite dagli avvocati Marco Castelluzzo e Luigi Potenza.