LECCE - Nel febbraio di un anno fa è stato eletto per acclamazione presidente della Camera di Commercio di Lecce, dopo una lunga e significativa esperienza professionale e di rappresentanza negli ambiti istituzionali provinciali e regionali. Dall’ottobre 2022 è anche vicepresidente nazionale di Unioncamere, prestigiosa carica che per la prima volta in assoluto viene ricoperta da un salentino. Ma al di là degli incarichi ricoperti, in questo momento Mario Vadrucci è preoccupato per la situazione trasporti nel Salento, soprattutto in relazione al turismo e alla stagione estiva in arrivo, con milioni di turisti che nella fase post-pandemia sceglieranno il tacco d’Italia.
Presidente Vadrucci qual è oggi la situazione dei trasporti legati al turismo nel Salento?
«Proprio questi, se parliamo di trasporti, sono purtroppo “i giorni della 275 Maglie-Leuca”. Dico purtroppo perché dovevano essere i giorni dell’annunciata gara d’appalto e della grande svolta per dare finalmente il via al progetto esecutivo. Invece siamo in netto ritardo e la questione della statale 275 è di cruciale importanza per il territorio, al di là del turismo».
Che idea si è fatto di questo ennesimo e inatteso slittamento del cronoprogramma?
«Francamente non se ne comprendono le ragioni. Doveva essere aprile, poi maggio. Queste erano state le parole del dottor Marzi (Vincenzo Marzi, responsabile Anas della Struttura Territoriale Puglia, Commissario Straordinario per la strada statale 275 Maglie-Leuca, nda). Siamo di fronte all’ennesimo stop and go. Almeno per il primo lotto si poteva partire con il bando di gara. Il tratto stradale che va da Maglie a Tricase sembrava cosa fatta. Invece non sappiamo se almeno si farà la gara d’appalto entro l’autunno. Sembra una maledizione! Non si può parlare di trasporti, legati o meno al movimento turistico del territorio, senza considerare la statale 275 Maglie-Leuca».
Il resto del sistema trasporti invece come va, a un anno dal suo appello in cui richiamava l’attenzione su arterie stradali inadeguate e pochi collegamenti fra entroterra e località marittime?
«Anche su tutto il resto siamo davanti a scelte incomprensibili. Si pensi ad esempio al trasporto aereo. La nostra compagnia di bandiera prevede solo tre voli per Roma. Fino a qualche anno fa erano sei, e con ragione, visto che l’aeroporto di Brindisi è meta attrattiva per eccellenza. Si compiono sforzi enormi sforzi per andare alla Bit e a varie fiere del turismo per poi… andare indietro anziché crescere».
Però Aeroporti di Puglia ha annunciato nuovi voli, anche da Brindisi.
«Sì, ho letto di nuove rotte che stanno per essere attivate ma nel frattempo si dimezzano i voli per la capitale e non si comprende questa scelta. La gente è costretta a fare nove ore di treno o 12 di automobile: questo non mi sembra che sia un grande elemento attrattivo. Sono molto preoccupato, non lo nascondo».
E i treni?
«Ecco, a proposito di traffico ferroviario, mi faccia sottolineare un elemento positivo che mi sembra di cogliere in questo contesto non proprio favorevole per il territorio. Ho notato che una lodevole eccezione è rappresentata da Trenitalia, che sembra stia rafforzando le tratte per il Salento e anche le Ferrovie del Sud Est si stanno muovendo analogamente con nuove partenze regionali da Bari e Lecce per raggiungere la Valle d’Itria e il Salento. Questo è l’unico elemento positivo. Sul resto invece esprimo forte preoccupazione visto il disastro complessivo del sistema trasporti».
Come si muoverà la Camera di Commercio di Lecce?
«Nei prossimi giorni cercherò di mettermi in contatto con il Commissario Straordinario per la statale 275 Maglie-Leuca, il dottor Vincenzo Marzi, e sentirò anche le istituzioni del territorio per fare fronte comune in questa partita. Penso sia interesse di tutti: il turismo ha numeri importanti del Pil».