Altari addobbati, tra pani, ceri ardenti e un tripudio di fiori. Oggi è il giorno degli «Altari della Reposizione», che la tradizione popolare salentina identifica come i «sepolcri», rappresentazione del sacello che accolse il corpo di Cristo per i quali resta immutata l’usanza di visitarli la sera del Giovedì Santo, dopo la celebrazione della messa «In coena domini».
E la tradizione si rinnoverà a Lecce come in molti altri centri del Salento. In città la messa «In coena domini», che tra l’altro prevede la lavanda dei piedi da parte del celebrante agli «apostoli», è in programma in tutte le parrocchie, ma la principale è quella che sarà celebrata in cattedrale alle 19, presieduta dall’arcivescovo metropolita di Lecce monsignor Michele Seccia con il rito della deposizione della particola nel «sepolcro», dove sarà adorata fino all’inizio della messa del pomeriggio successivo. Usanza non del tutto scomparsa è quella di adornare i «sepolcri» con piatti pieni di grano germogliato al buio, ornato con nastri e immaginette sacre, retaggio di un’antica tradizione, trasposizione del mito di Adone che moriva e rinasceva ogni anno, tra fiori e luci. Gli altri «sepolcri» si possono visitare in tutte le chiese parrocchiali della città, ma i più suggestivi restano quelli del duomo, della basilica di Santa Croce e di San Matteo.
Suggestiva la tradizione dei «sepolcri» a Gallipoli, allestiti in tutte le chiese parrocchiali, in particolar modo in quelle del centro storico e della cattedrale di Sant’Agata caratterizzato da un trionfo di candele. È in questo scorcio della «città bella» che questa sera, dopo la messa, si snodano le processioni con i «mai», ossia i confratelli delle varie confraternite che muovendosi in corteo con i pennoni con le insegne e la «troccola» visitano i sepolcri. Indossano rigorosamente il cappuccio che copre loro il volto, e che in segno di rispetto tolgono solo all’ingresso nelle chiese. L’ultima processione ad uscire per la visita sarà quella dell’Arciconfraternita delle Anime, intorno a mezzogiorno di domani. A Casarano il rito questa sera è nella chiesa dell’Immacolata dove alle 19.30 si aprirà il Repositorio in chiesa e il Calvario monumentale, seguendo l’usanza di schiudere i cancelli prima della morte di Cristo, permettendo ai fedeli di entrare, uno alla volta in rispettoso silenzio, nell’angusto spazio della grotta ai piedi del monumento dove è custodita la statua di Gesù nel sepolcro.
A Novoli è a cura del Lions Club Copertino Salento «Pino Cordella» l’altare della Reposizione che splende nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, realizzato con materiale architettonico, tappeti e tendaggi di grande fattura artigianale. All’allestimento hanno preso parte, oltre alla parrocchia, anche l’Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro in Gerusalemme - sezione di Lecce e delegazioni di Lecce. Le offerte raccolte saranno devolute al sostentamento delle opere in Terra Santa e parte alle popolazioni vittime del terremoto in Turchia e Siria.