LECCE - Dopo la morte di una parente medico, ex docente universitaria residente a Milano, la legittima erede promuove le procedure per ottenere il patrimonio a lei destinato a seguito di testamento olografo. Un patrimonio stimato in circa 5 milioni di euro, fra somme in denaro e immobili. Invece la beneficiaria, residente in un Comune del Nord Leccese, trova una situazione inaspettata. L’eredità risultava aver subito un netto e «immotivato» depauperamento. Da qui l’azione giudiziaria della signora, difesa dall’avvocato Rosario Pastorelli di Salice Salentino, costituitasi parte civile in un procedimento penale pendente dinanzi al Tribunale di Milano, attivato fin dalla metà del 2015 a seguito di querela finalizzata ad accertare eventuali «disegni criminosi» da parte dei collaboratori domestici dell’anziana ex docente universitaria.
E il Tribunale, dopo aver esaminato e accertato i fatti, peraltro piuttosto complessi, ha riconosciuto gli imputati (due «badanti» e un avvocato), colpevoli di aver agito «al fine di procurarsi un profitto, abusando dei bisogni, dello stato emotivo e dello stato di deficienza psichica»...
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION