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Lecce, la riduzione delle «navette» di collegamento con l’aeroporto è una decisione fallimentare

 
Toti Bellone

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Toti Bellone

Lecce, sulle «Navette» per l’aeroporto una riduzione fallimentare

Alla denuncia del consigliere regionale Pagliaro si aggiungono le contestazioni degli operatori

Mercoledì 29 Marzo 2023, 14:13

18:27

LECCE - Fa discutere la soppressione, da parte di Sita autolinea regionale, del primo collegamento da Lecce, alle 5 del mattino, per l’aeroporto di Brindisi, che consentiva ai viaggiatori di prendere i voli delle 6.10 per Roma e Milano. E fa discutere pure la soppressione dell’ultima corsa dallo scalo brindisino, con partenza alle 23.45, per il capoluogo leccese. A fronte del disagio... orario, specie per la levataccia mattutina, le due corse erano utilizzate soprattutto da chi si sposta per motivi di lavoro, ma pure da chi, fra i vacanzieri, scegliendo i voli notturni, intercetta i vantaggi dei prezzi più economici anche con i voli di linea. Entrambi, lavoratori e turisti, arrivando a destinazione a prima ora, e partendo ad ora tarda, grazie a tali orari, riuscivano a sfruttare l’intera giornata di lavoro o di vacanza. Le 18 corse giornaliere della navetta Sita, scendono dunque a 16: otto in partenza da Lecce (la prima alle 6.55, l’ultima alle 22.15) ed otto in partenza da Brindisi (la prima alle 6 e l’ultima alle 21.30), ma mantengono comunque il costo di 6 euro e mezzo, contro i 20 degli air shuttle privati ed i 60 dei taxi, ovviamente per singola corsa.

Sull’argomento, il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo di “Puglia Domani” e presidente del movimento “Regione Salento”, ha già chiesto un “tavolo tecnico” con Regione (assessora ai trasporti Anita Maurodinoia), Aeroporti di Puglia e vertici Sita, anche nella consapevolezza che in vista della Stagione estiva, nessun altro mezzo pubblico ha sostituito le due corse cancellate. «In assenza di un collegamento pubblico - sostiene Pagliaro -, si è costretti a raggiungere l’aerostazione con un mezzo proprio, in taxi o facendosi accompagnare. Si tratta di un ennesimo passo indietro nel diritto alla mobilità dei cittadini leccesi e salentini, che avrà ricadute assai negative anche per i turisti». 

Ed ha aggiunto: “La situazione è problematica anche per gli ultimi voli della sera perché, in caso di ritardo dei voli in arrivo a Brindisi, le navette dirette a Lecce partono senza aspettare i passeggeri, che restano appiedati e devono ingegnarsi per trovare un’alternativa al trasporto pubblico, con tutti i costi e i disagi che ne conseguono”. “Un disservizio inaccettabile che penalizza gli utenti e lo stesso Aeroporto del Salento, isolato rispetto alle località da raggiungere - insiste l’uomo politico -. Serve una rete di collegamento molto più capillare ed efficiente, disegnata su misura per le esigenze dei viaggiatori. Uno sforzo di raccordo per far combaciare l’operatività dell’aeroporto con quella dei mezzi pubblici su gomma che lo collegano a Lecce e alle altre città salentine”.

Qui di seguito, il pensiero di alcuni operatori alberghieri leccesi.

Pierpaolo Faggiano, direttore dell’hotel Risorgimento. “Per il nostro albergo a 5 Stelle, il problema è relativo. In genere, ed affidandosi quasi esclusivamente a noi, i clienti utilizzano auto private e taxi. Ma è innegabile, specie per chi per lavoro ed affari, si sposta di frequente durante l’anno o addirittura settimanalmente, che poter contare sul collegamento da Lecce a prima mattina e da Brindisi a tarda sera, sia un importante vantaggio”.

Antonio Scognamiglio, direttore Mercure Hotel President. “Apprendo solo ora la notizia della soppressione delle due corse. E posso presumere che la decisione rientri nelle strategie della Società che ha deciso di cancellarle, probabilmente in rapporto al continuo variare degli orari degli aerei. L’importante, comunque, è che non sia stato soppresso l’interno servizio. Quanto alle due corse in oggetto e considerando l’arrivo della Stagione turistica, l’auspicio è che possano essere rimodulate”.

Gaia Scarpello, direttrice Eos Hotel. “E’ l’ennesima delusione a scapito di viaggiatori e turisti. Non c’è poi da stupirsi, se per questi ultimi in particolare, il costo complessivo dei trasporti, li spinge verso altre mete, che in questo settore sono meglio organizzate. La speranza, che è sempre l’ultima a morire, è che ci sia presto un ripensamento” Per il titolare di un Bed&Breakfast in zona Stazione, che ha voluto mantenere l’anonimato, «anche se non incidono sulla vita delle piccole strutture come la mia, due corse in più possono costituire solo un vantaggio».

IL COMMENTO DI PAGLIARO

«Un confronto sui dati dell’utenza dei bus del trasporto pubblico Lecce-Aeroporto del Salento negli ultimi tre mesi , da quando sono in vigore i nuovi orari, rispetto all’anno scorso, per valutare una rimodulazione del servizio. È l’impegno che ho incassato oggi al termine del confronto in assessorato ai Trasporti con l’assessora Anita Maurodinoia, il presidente del Consorzio Cotrap Giuseppe Vinella ed il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Maria Vasile». Lo annuncia il capogruppo La Puglia domani in Consiglio regionale.

«Un tavolo tecnico - aggiunge - allargato ai dirigenti del servizio regionale, convocato con tempestività dall’assessora Maurodinoia in risposta alle mie sollecitazioni. Quello che chiedono gli utenti è il ripristino della prima corsa delle 5 del mattino, possibilmente con 15 minuti di anticipo, che consente di prendere i voli per Bergamo, Roma, Milano e Torino fra le 5.55 e le 6.20. Senza quel collegamento, chi parte da Lecce è costretto a raggiungere l’aeroporto con mezzi propri, con tutti i disagi e i costi che ne conseguono. Ho anche chiesto maggiore flessibilità per l’ultima corsa della sera, in considerazione dei frequenti ritardi nell’arrivo dei voli a Brindisi, in modo da non lasciare a terra i passeggeri. Il presidente Cotrap Vinella non ha escluso una rimodulazione del servizio, purché sia compatibile con turni di lavoro e tempi di percorrenza, ed ha giustificato la scelta della soppressione della corsa delle 5 con lo scarso numero di utenti».

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