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Lecce, non si ferma all'alt e trascina il poliziotto per 100 metri sull'asfalto

 
Redazione online

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Lecce, non si ferma all'alt e trascina il poliziotto per 100 metri sull'asfalto

L'agente è rimasto ferito ed è stato condotto in ospedale

Lunedì 13 Marzo 2023, 11:20

19:08

LECCE -  Ha rallentato con la propria auto fingendo di volersi fermare all’alt che gli aveva intimato un poliziotto, poi ha accelerato all’improvviso travolgendo l'agente mentre tentava di fermarlo. Il poliziotto è stato soccorso dal personale del 118 e portato in ospedale con escoriazioni e un trauma distorsivo. Secondo i medici guarirà in 20 giorni.

L’automobilista, un 30enne già noto alle forze di polizia, è stato rintracciato poco dopo in un vicino distributore di carburante. E’ stato arrestato per lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. Sottoposto in ospedale ad accertamenti, è risultato positivo alla cocaina.

E nel corso di una successiva perquisizione domiciliare è stata rinvenuta una pistola scacciacani priva di tappo rosso, con varie cartucce. 

«Esprimiamo la più sentita solidarietà al collega rimasto seriamente ferito a Lecce dopo essere stato trascinato con l’auto da un delinquente che, con grande prontezza, ha tentato di fermare appena si è accorto che stava fuggendo. Il poliziotto rimasto ferito a Lecce ha avuto venti giorni di prognosi, ma avrebbe potuto essere una tragedia».

Così Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, commenta quanto avvenuto a Lecce dove un agente della sezione Volanti è stato investito da un automobilista che cercava di sfuggire a un controllo e trascinato sull'asfalto. «E' ora che per condotte simili - prosegue Mazzetti - si cominci a rispondere seriamente, severamente, e realmente. Non vorremmo dover vedere questo signore a passeggio fra qualche giorno».

«Queste vicende sono quotidiane - aggiunge Giuseppe Galati, segretario Fsp di Lecce - i colleghi si scontrano con situazioni che, per un motivo qualsiasi, possono sfociare in tragedie. Sappiamo che la solidarietà, dopo, arriva copiosa, ma vorremmo che piuttosto si pensasse a fare il possibile prima».

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