LECCE - Antonio De Mauro si avvia verso la riconferma a presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Lecce. È risultato il candidato più suffragato (1.651 voti) e la sua lista ha ottenuto l’elezione di 13 candidati su 14.
La proclamazione degli eletti c’è stata ieri pomeriggio nell’aula magna della Corte d’Appello. La commissione elettorale (presieduta dall’avvocato Domenico Guadalupi), dopo la spoglio del voto elettronico, ha proclamato a maggioranza, con sei voti favorevoli e due contrari, i nomi dei candidati eletti per il prossimo quadriennio.
In corsa per la presidenza c’erano l’uscente Antonio De Mauro, con la lista “De Mauro” e Raffaele Fatano (che presidente lo è già stato) con “Il Coa di tutti”. Quest’ultimo, nonostante i 1.054 voti ottenuti, è stato però dichiarato ineleggibile dalla commissione elettorale per il divieto del terzo mandato consecutivo. Stesso discorso per l’avvocatessa Luigia Fiorenza (lista Fatano) che ha ottenuto 1080 voti.
C’erano due liste di 14 candidati ognuna e con due aspiranti presidenti.
Nella lista di De Mauro, oltre a lui, sono stati eletti gli avvocati: Salvatore Corrado, Arcangelo Corvaglia, Giuseppe Dell’Anna Misurale, Sergio Limongelli, Annarita Marasco, Alfonso Parente Stefanizzi, Rita Perchiazzi, Federica Quarta, Tommaso Stefanizzo, Cinzia Vaglio, Silvio Verri. Gli avvocati eletti nella lista Fatano sono: Gianni Bellisario, Anna Buccarella, Giuliano Fina, Emanuela Palamà, Christian Primiceri, Giusi Renna. Non solo, poiché entrano a fare parte del nuovo consiglio dell’ordine, in base al numero di voti ottenuti, anche le avvocatesse Giuseppina Vetromile (lista De Mauro) e Ornella Rotino (lista Fatano) che sono subentrate a Fatano e Fiorenza, dichiarati ineleggibili. È stato eletto anche l’indipendente Salvatore Vincenti.
«Grazie a tutti quelli che ci hanno votato - ha detto Antonio De Mauro - perché è solo per merito loro che il risultato è arrivato. L’esito del voto premia quello che il consiglio ha fatto in questi quattro anni, affrontando un periodo estremamente difficile legato alla pandemia. Evidentemente i colleghi e le colleghe hanno ritenuto che il consiglio ha operato bene dando il giusto riconoscimento anche ai candidati che si presentavano per la prima volta a queste elezioni».
De Mauro ha poi dichiarato, in vista di un’eventuale riconferma come presidente: «Il consiglio ripartirà dall’attenzione al ruolo dell’avvocato all’interno del sistema. Si dovrà affrontare il problema dell’accesso alle cancellerie nell’ottica di un dialogo con la magistratura. Non solo, poiché si dovrà valutare l’incidenza di una riforma epocale come quella Cartabia che avrà ripercussioni sulla nostra attività quotidiana e sulla formazione dell’avvocato». Ed ha aggiunto: «Verranno affrontate anche tematiche di carattere nazionale come le intercettazioni e la separazione delle carriere all’interno della magistratura».
La riunione del nuovo consiglio dell’Ordine è previsto per la prossima settimana.
LA REAZIONE DI FATANO
Potrà presentare ricorso, il candidato alla presidenza del Consiglio dell’ordine degli avvocati Raffaele Fatano, dopo la decisione della commissione elettorale che lo ha dichiarato ineleggibile per il divieto del terzo mandato consecutivo.
Fatano (che è stato già presidente dell’ordine), candidato nella lista “Il Coa di tutti”, nonostante i 1.054 voti ottenuti, è stato però dichiarato ineleggibile. Una decisione che ha creato anche qualche tensione in aula. La commissione elettorale, come dichiarato dal presidente Domenico Guadalupi, durante la proclamazione in aula dei candidati eletti, «ritiene di condividere e dare continuità alla tesi secondo cui in linea generale il concetto di mandato la cui doppia precedente consecutività posta alla rielezione del candidato consigliere va interpretata in senso oggettivo e non soggettivo in relazione alla durata dello svolgimento delle funzioni in concreto svolte».
Ed il presidente della commissione elettorale sulla scorta di quanto previsto dalla legge, ha dichiarato l’ineleggibilità per quanto riguarda gli avvocati Raffaele Fatano e Luigia Fiorenza, escludendo invece da questa ipotesi interpretativa, l’avvocato Gianni Bellisario della lista Fatano e l’avvocato Salvatore Vincenti, un candidato indipendente che aveva presentato la propria candidatura fuori dalle liste.
A margine della decisione della commissione elettorale di dichiararlo ineleggibile, l’avvocato Raffaele Fatano ha dichiarato: «Credo che la decisione adottata dalla commissione elettorale sia andata oltre i suoi poteri. Credo che sia una decisione illegittima e mi riservo di valutare le eventuali iniziative in termini di legge». Ed ha aggiunto: «La decisione, è stata anche interpretata di recente dal consiglio nazionale forense ritenendo la candidabilità possibile. Inoltre, lo stesso consiglio si è già espresso per una pluralità di altri casi come Benevento, Taranto, Roma nel senso della candidabilità salvo poi la verifica dell’eleggibilità o meno che doveva essere necessariamente ed eventualmente demandata ad un approfondimento in altra sede, mentre la commissione elettorale ha ritenuto di essere il giudice». E l’avvocato Fatano ha concluso, affermando: «Ci riserviamo di impugnare la decisione della commissione elettorale».
Gli avvocati che hanno votato sono stati 2732, tre le schede nulle, mentre quelle bianche sono state 13.