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Lecce, botte da orbi alla sua ex convivente disabile, costretta anche a non curarsi

 
Redazione Lecce

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La storia di Giovanna, vittima di stalking: «La poesia mi ha salvata»

Fissata la prima udienza del processo

Giovedì 26 Gennaio 2023, 13:29

LECCE - Avrebbe aggredito più volte la sua convivente disabile - spesso sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti - anche per evitare che si sottomettesse alle cure. Un 49enne di Lecce è comparso davanti al gup Silvia Saracino per l’udienza preliminare in cui la persona offesa, di 61 anni e residente a Lizzanello, si è costituita parte civile con l’avvocata Ada Alibrando, chiedendo una provvisionale di diecimila euro attraverso il suo amministratore di sostegno e un risarcimento complessivo di cinquantamila. Processo accordato e prima udienza fissata per il primo marzo del 2023 dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale.

Nel corso delle indagini, peraltro, all’uomo era stato notificato un provvedimento di divieto di avvicinamento alla ex convivente.
a quanto pare, dal lavoro svolto dagli investigatori a seguito della denuncia, il 49enne si sarebbe scagliato più volte contro la donna sottoposta ad amministrazione di sostegno, «adottando - secondo gli inquirenti - un comportamento autoritario, violento e possessivo». La compagna affetta da un disturbo schizoaffettivo sarebbe stata più volte sottomessa e picchiata, come dimostravano anche i lividi in più parti del corpo. La donna era stata anche minacciata affinché non raccontasse le aggressioni subite. Come se non bastasse, in due circostanze (una nel 2021 e l’altra lo scorso anno) avrebbe impedito alla convivente di seguire i medici e gli infermieri del Centro di Salute Mentale di Lecce che, dopo una visita a domicilio per la somministrazione della terapia, la esortavano a seguirla in struttura. Nel maggio del 2022 poi, avrebbe colpito la convivente al volto con il telefono, provocandole una ferita al labbro. Il procedimento penale è scattato a seguito di diversi episodi segnalati e per questo l’imputato risponde di maltrattamenti in famiglia, aggravati perché compiuti nei riguardi di una persona disabile. Nel corso del processo sarà difeso dall’avvocato Lorenza Preite.

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