LECCE - Liberato un altro tratto della spiaggia di San Cataldo. Dopo la demolizione del manufatto che ospitava l'ex Windsurf, ieri è stata avviata la rimozione del chiosco “Il Molo”. Il sindaco Carlo Salvemini ha annunciato l’avvio delle operazione con un post sulla sua pagina social: «Il paesaggio sarà ripristinato, la libera fruizione ristabilita, il rispetto per la pianificazione degli usi della costa ristabilito». Il lido è stato al centro di un procedimento penale e di un contenzioso amministrativo. «Questo episodio - così lo ricostruisce il primo cittadino - si iscrive in una vicenda che ha visto la nostra amministrazione negare la proroga di un permesso a costruire teso al mantenimento della struttura, rilasciato in passato su una concessione demaniale assegnata nel 2014 senza procedura di evidenza pubblica e al di fuori di ogni pianificazione costiera comunale. Quella vicenda ha generato un procedimento penale, ancora in corso, e un contenzioso amministrativo che ha visto il Comune di Lecce affermare di fronte al Consiglio di Stato le proprie ragioni (la sentenza è arrivata a gennaio 2022). Oggi, dunque il chiosco viene doverosamente rimosso da un tratto di costa che per la sua fragilità è destinato a restare libero».
Per il sindaco quel manufatto è “il reperto di un tempo che non c’è più”. «Il Consiglio comunale n- spiega Carlo Salvemini - , infatti, ha approvato l’11 luglio scorso il Piano comunale delle Coste, nel quale le concessioni demaniali marittime, vecchie e nuove, sono collocate in un disegno organico, redatto mettendo al centro i valori dell’interesse pubblico, delle pari opportunità per tutti, della sostenibilità ambientale, del monitoraggio dell’erosione costiera, degli usi diversificati della costa, nel rispetto delle ricchezze ambientali e culturali del nostro litorale e delle opportunità economiche che esse possono offrire». «L’amministrazione - continua - è al lavoro per la redazione dei nuovi bandi per le nuove concessioni previste nel Piano, tra cui chioschi ecologici ben inseriti nel paesaggio, per garantire nuovi e diversificati servizi sulla nostra costa».
E sul Piano delle Coste ci sarà una battaglia nelle aule del Tar. «Anche sul Piano delle Coste dovremo affrontare i ricorsi già presentati da alcune associazioni dei concessionari balneari, ma siamo fiduciosi della bontà delle nostre ragioni e argomenti- dice Salvemini - Grazie ai progetti redatti dal Comune e finanziati dal Contratto Istituzionale di Sviluppo, il lungomare di San Cataldo potrà beneficiare di un investimento di oltre 7 milioni e mezzo di euro, per la rigenerazione dei lungomari Vespucci, Marinai d’Italia e Caboto. La nostra costa è un tesoro fragile e prezioso, che genera valore solo se decidiamo di prendercene cura, nell’interesse di tutti».