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Lecce, arresti e rimpatri in piazza Italia dopo i controlli della polizia

 
Redazione online

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Taranto polizia

Sorpreso uno spacciatore di origini ghanesi, e obbligo di lasciare il territorio nazionale per due marocchini

Martedì 08 Novembre 2022, 14:25

14:28

LECCE - Nel tardo pomeriggio di ieri 7 novembre, gli agenti della sezione Volanti della Questura di Lecce, nel corso dei predisposti servizi di vigilanza e controllo in tutta l’area ricadente in Piazza Italia, hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, un 24enne nativo del Ghana. Il ragazzo è stato trovato in possesso di diverse dosi di Majiuana. Già noto alle forze dell’ordine per i medesimi reati, il giovane sostava insieme ad altri frequentatori nella piazza, luogo più volte attenzionato per la presenza di soggetti senza fissa dimora e soggetti dediti al consumo ed allo spaccio di sostanza stupefacente. Alla vista della volante, il 24enne ha cercato di defilarsi ma è stato fermato dagli agenti. A seguito di perquisizione personale, è stato trovato occultato negli indumenti un sacchetto in cellophane trasparente, con all’interno 3 dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di grammi 15,72, nonchè la somma in denaro pari a 135 euro, probabile provento di spaccio e due telefoni cellulari non geolocalizzabili. L’uomo è stato accompagnato negli uffici per ulteriori accertamenti, al termine dei quali è stato arrestato e, come disposto del pm di turno della locale Procura della Repubblica, trasferito nel carcere “Borgo San Nicola”.

Nel frattempo, altri agenti giunti in supporto dei colleghi hanno controllato gli altri frequentatori della piazza, tutti senza fissa dimora, tra cui un 45enne di origini marocchine, che dagli accertamenti è risultato essere inottemperante a diversi ordini del Questore di lasciare il territorio nazionale, ed un 37enne, sempre di nazionalità marocchina, destinatario di un rintraccio per notifica in merito al rigetto dell’istanza di permesso di soggiorno. Il primo è stato accompagnato presso il Cara di Restinco per la successiva espulsione dal territorio nazionale, mentre al secondo è stato notificato il Provvedimento che dispone di lasciare il territorio nazionale entro 15 giorni.

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