GALLIPOLI - Il più grande cimitero d’Italia per animali d’affezione. Potrebbe sorgere nel Salento, a Sannicola, grazie a un’iniziativa privata. Il progetto é stato commissionato dalla società Niccolò Coppola, che é pronta a realizzarlo su di un proprio terreno esteso quasi 6 ettari in località Santa Teresa a Sannicola. Bisognerà però conoscere se i pareri propedeutici al rilascio del permesso edilizio confermeranno la previsione di 9mila sepolture, tra inumazioni e tumulazioni (a fronte delle 4.500 della maggiore struttura italiana, esistente a Milano), oltre a manufatti di servizio anche per cremazione, area di sosta, “agility dog” e un ampio parco verde piantumato con eucalipti.
Attualmente, l’unico cimitero pugliese per animali domestici si trova a Foggia mentre l’impianto di cremazione più vicino è a Brindisi. Il progetto, elaborato dall’architetto Gabriella Bardi e dal geometra Carlo Leo, é stato presentato dall’architetto presso Cantina Coppola a Gallipoli, con gli interventi del sindaco di Sannicola Cosimo Piccione, del presidente della Provincia di Lecce nonché sindaco di Gallipoli Stefano Minerva e dell’amministratore unico della Società, Giuseppe Coppola. Il quale ha ricordato che fu proprio il nonno Niccolò a comprare negli Anni ‘40 l’oliveto di Sannicola ora desertificato dalla Xylella.
L'idea è nata dopo la morte del cagnolino di un turista campeggiatore, deceduto in seguito ad un incidente stradale. Le difficoltà per la crematura e il trasferimento delle ceneri nel comune di residenza sono state tante. «Insieme a mio fratello Lucio e a mio cugino Nanni, con me soci dell’azienda di famiglia - spiega Giuseppe Coppola, ideatore del progetto - abbiamo dunque deciso di investire in una struttura “etica”, di pubblica utilità e di basso impatto ambientale».
Il sindaco Piccione ha rimarcato il rapporto affettivo che si instaura tra famiglia e animale, in grado di regalare addirittura momenti di felicità, che accentua l’esigenza di una degna sepoltura fino a farla avvertire come un bisogno. Che si spiega, ha sostenuto il veterinario Antonio D’Argento, con l’affievolirsi delle relazioni sociali tra le persone. Il presidente Minerva, infine, ha accolto l’appello ad accelerare l’iter burocratico, rimarcato che la struttura soddisferebbe l’obbligo dei Comuni di smaltire le carcasse di animali trovate sui rispettivi territori ed ha esaltato la bellezza e l’adeguatezza del progetto.