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«Calunnie a Seccia»: trasferita a Perugia l’indagine di Lecce su Savasta-D’Introno

«Calunnie a Seccia»: trasferita a Perugia l’indagine di Lecce su Savasta-D’Introno

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

«Calunnie a Seccia»:  va a Perugia l’indagine di Lecce su Savasta-D’Introno

Secondo la Procura, le dichiarazioni dei due sono «pienamente attendibili e riscontrate dalla enorme mole di riscontri documentali, dichiarativi e tecnici»

Lunedì 08 Agosto 2022, 16:07

BARI - Dovrà essere la Procura di Perugia a occuparsi dell’indagine per calunnia ai danni del sostituto pg di Cassazione, Domenico Seccia, della quale la Procura di Lecce ha chiesto per due volte l’archiviazione nei confronti dell’ex collega Antonio Savasta e dell’imprenditore Flavio D’Introno. Lo ha deciso il gip di Lecce, Laura Liguori, decidendo sulla seconda opposizione presentata dall’ex procuratore di Fermo, chiamato in causa da D’Introno (con conferma di Savasta) per presunti episodi corruttivi che lo avrebbero visto protagonista.

La Procura di Lecce ha sempre considerato attendibili le confessioni di D’Introno e, almeno parzialmente, quelle di Savasta. Ed è per questo che l’allora titolare delle indagini, la pm Roberta Licci (nel frattempo andata fuori ruolo come consulente giuridico del ministero della Giustizia), aveva chiesto l’archiviazione della denuncia presentata da Seccia in relazione alle dichiarazioni dell’imprenditore ai carabinieri di Trani (8 ottobre 2018) e all’interrogatorio (29 gennaio 2019) reso da Savasta a Lecce, oltre che dei resoconti di quelle dichiarazioni pubblicate da alcuni quotidiani. Secondo la Procura, le dichiarazioni dei due sono «pienamente attendibili e riscontrate dalla enorme mole di riscontri documentali, dichiarativi e tecnici».

Tuttavia, poiché la parte offesa è un magistrato in servizio nel circondario di Roma, in sede di udienza di opposizione (e con il parere favorevole della Procura), il gip senza entrare nel merito della vicenda ha dichiarato l’incompetenza territoriale di Lecce e ha restituito gli atti al pm che dovrà procedere a trasmettere il fascicolo a Perugia.

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