ARNESANO - Una maxi assemblea aperta e straordinaria a sostegno dell’impianto di compostaggio dei rifiuti e produzione di biometano, proposto da Aro Le/3 e sostenuto dai comuni di Aro Le/1, in località Sementello. L’incontro istituzionale si è svolto ieri nella sala consiliare di Arnesano, su richiesta dei consiglieri di minoranza (Maria Luigi Gerardi Giuseppe Russo, Fabrizio Manfreda e Marco Vergari), alla presenza dei sindaci dei comuni interessati e di esponenti del consiglio regionale. L’impianto dovrebbe sorgere su una superficie di 11 ettari di proprietà del comune di Arnesano incluso nel territorio di Lecce. E’ stato proposto dagli 8 comuni di Aro Le3 (Copertino, Lequile, Porto Cesareo, Carmiano, Arnesano, Leverano, Monteroni, Veglie) e condiviso da 7 comuni di Aro Le/1 (Campi Salentina, Guagnano, Novoli, Salice Salentino, Squinzano, Surbo e Trepuzzi). Com’è noto, è stato presentato l’11 marzo scorso dall’Aro Le/3 per essere candidato ai finanziamenti del PNRR, preceduto da quello in località masseria Ghetta, la cui fattibilità è stata elaborata da un’azienda palermitana del valore di 46 milioni di euro e affidata direttamente da Ager. Nel primo caso occorrerebbe procedere all’esproprio di alcuni terreni, nel secondo l’area è messa a disposizione gratuitamente dal comune di Arnesano. Ma il presidente Grandaliano ha respinto la proposta di Aro Le/3, per «non aver scontato la preventiva istruttoria e per la quale non esiste alcun progetto di fattibilità verificato e validato».
L’assemblea, presieduta dal sindaco Emanuele Solazzo, è stata introdotta dalla presentazione del progetto da parte dell’architetto Emanuela Marulli, a cui hanno fatto seguito le osservazioni dell’opposizione circa l’iter richiesto, in particolare sulla cessione del suolo in località Sementello. Ma nel corso degli interventi sono prevalsi i benefici economici che si otterrebbero con l’impianto proposto dalle due Aro. «Un maxi impianto di grosse dimensioni in località Ghetta non avrebbe ragione d’essere - ha detto il consigliere regionale Antonio Gabellone. «Ager è tenuta a prendere in seria considerazione la proposta di Aro Le/3, soprattutto in presenza degli alti costi di esproprio richiesti per masseria Ghetta. Ecco perché con i sindaci di Surbo e Trepuzzi abbiamo condiviso la necessità di un’alternativa, quella appunto in località Sementello». «Un sito che costerebbe 700mila euro di espropri e che ci vogliono far condividere a tutti i costi. Al punto da far salire il livello del sospetto – ha aggiunto il collega Paolo Pagliaro promotore tra l’altro di un’audizione in commissione ambiente».
A parere dei sindaci dei 15 comuni, dunque, il possibile impianto dell’Aro Le/3 risulterebbe idoneo a soddisfare il fabbisogno di tutti i comuni delle due Aro in quanto contribuirebbe a migliorare sensibilmente l’efficienza del ciclo di gestione dei rifiuti dei medesimi Aro, l’economicità dei servizi e la salvaguardia dell’ambiente. «Il sito di masseria Ghetta presenta forti criticità – sono state le parole del sindaco di Surbo, Ronny Trio, nonché presidente di Aro Le/1 – data la presenza a siti sensibili. Non riusciamo a comprendere il forte ostruzionismo di Ager e del comune di Lecce che non ha voluto sentire ragioni circa la nostra proposta di località Sementello».
«È del tutto ingiustificato l’atteggiamento di Ager – ha aggiunto Sandrina Schito, sindaco di Copertino e comune capofila di Aro Le/3 - La nostra proposta era quella di fare un centro di compostaggio per ogni Aro da 20mila tonnellate. Proposta bocciata da Ager perché ritenuta economicamente insostenibile. Ora, se 15 sindaci si mettono insieme, senza retropensieri, per sostenere un progetto che in presenza degli esorbitanti costi dei trasporti garantisce risparmi per i cittadini, non può non essere preso in considerazione». «Non riusciamo a capire perché si insiste su masseria Ghetta – dice del sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino – nonostante la consapevolezza dei vantaggi che si ottengono con l’impianto a Sementello».