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Cori sessisti contro la presidente del Gallipoli football

 
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Cori sessisti contro la presidente del Gallipoli football

Indagini in corso. Il sindaco Minerva e la consigliera provinciale D'Antini al fianco di Paola Vella. Il senatore Barba scrive ai tifosi

Lunedì 21 Febbraio 2022, 16:30

22 Febbraio 2022, 15:30

GALLIPOLI - Cori sessisti contro la presidente del «Gallipoli football» Paola Vella. Gli striscioni, seguiti dai cori, sono comparsi domenica, durante la partita che vedeva giocare in casa non la sua squadra ma la «Città di Gallipoli» contro lo «Spartan Ginosa». Proprio un gruppo di tifosi della squadra gallipolina avrebbe sventolato uno striscione con la scritta «Vella, lavati la bocca» e contemporaneamente sarebbero stati intonati i cori in cui veniva ripetuto «Quella donna là, fa la pornostar».

Una ferita doppia per la presidente, «perché  - dice - ad intonare il coro è stata la tifoseria di una società gallipolina  con la quale non c’è alcun tipo di problema». Immediata la solidarietà del sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva. Le indagini sono già in corso e i responsabili potrebbero essere presto identificati. Solo dopo saranno decisi eventuali iniziative a loro carico.

LA SOLIDARIETÀ DEL SINDACO DI GALLIPOLI - Pesanti offese sessiste sono state rivolte ieri a Paola Vella, la 40enne presidente del 'Gallipoli football’da parte di un gruppo di tifosi gallipolini durante una partita in trasferta, contro lo 'Spartan Ginosa', valevole per il campionato di promozione. Le offese erano sia scritte su alcuni striscioni sia urlate in cori offensivi. Sul caso stanno indagando i carabinieri per identificare i responsabili. Solidarietà alla presidente è stata espressa dall’amministrazione comunale attraverso il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, che ha assistito alla partita allo stadio. «Condanniamo fermamente cori che nulla hanno a che vedere con lo spirito ed il clima sportivo - afferma il primo cittadino - ed esprimiamo alla presidente Vella la solidarietà piena e convinta di tutta l’amministrazione comunale per l'increscioso episodio che non dovrà trovare repliche in futuro».

E QUELLA DELLA CONSIGLIERA PROVINCIALE DI  PARITA'

Filomena D'Antini, consigliera provinciale di Parità parla di «Deplorevoli i cori sessisti contro la Presidente del Gallipoli calcio Paola Vella. Attacchi estremamente offensivi della dignità umana mossi da una cultura sessista solo perché c'è una donna alla guida di una squadra calcistica. La critica calcistica e i cori non non hanno nulla a che vedere con gli attacchi sessisti.
La lotta agli stereotipi riguarda molto di più la vita delle donne. Sono le donne - continua - che percepiscono gli stipendi più bassi, e a loro che certi lavori vengono ancora negati perché considerati da uomini».
La speranza è che «i tifosi chiedano scusa alla presidente e che lo sport in questo caso serva come metafora di vita. La donna occupando postazioni da sempre riservate agli uomini non vuole dimostrare di essere migliore ma solo poter essere considerata alla pari, valutata per il suo operato e non perché è donna. L'uomo la smetta di sentirsi forte solo perché attacca una donna».

LE BACCHETTATE DEL SENATORE BARBA AI TIFOSI

«Non roviniamo questo bel momento del calcio gallipolino e lavoriamo tutti insieme per tornare agli antichi fasti!» Il senatore Vincenzo Barba scrive ai tifosi gallipolini e senza mezzi termini spiega che hanno «sbagliato due volte! Avete sbagliato nell'offendere in maniera maleducata una donna, che è al tempo stesso anche una mamma e una moglie! E avete sbagliato ad offendere il presidente di una squadra di calcio che si impegna tutti i giorni per portare avanti un sogno, una fede. Non certamente per fare business». Poi l'appello al sindaco «ad investirci qualche denaro e ad essere di supporto» alle due squadre gallipoline.

«Che senso ha, cari tifosi - conclude - rovinare tutto con una contestazione fine a se stessa? Alla presidente Paola Vella dico di non rattristarsi più di tanto. Quanto alle parole vergognose utilizzate, io credo che presto riceverà le scuse sentite e un mazzo di fiori».

 

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