Sabato 06 Settembre 2025 | 12:23

Xylella, in Salento rubati 200 ulivi resistenti al batterio

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

ulivi colpiti da xylella

Lo denuncia Coldiretti, erano destinati a mercato parallelo

Lunedì 10 Maggio 2021, 12:24

Circa 200 piante di ulivo resistente alla Xylella sono state rubate da un’azienda agricola di un giovane agricoltore a Vernole (Lecce). Lo comunica Coldiretti Lecce sottolineando che con «l'emergenza Covid è cresciuto il fenomeno della criminalità nelle campagne, con il moltiplicarsi a Lecce dei furti delle piante di ulivo appena piantumate, un vile atto che stronca i sogni dei giovani agricoltori di ricominciare a lavorare e produrre dopo il disastro ambientale, paesaggistico e produttivo causato dalla Xylella fastidiosa».


«Il fenomeno della criminalità nelle campagne - afferma Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce - non lascia scampo neppure all’area infetta da Xylella, con l’aumento di casi segnalati di furti di piante di ulivo Favolosa e Leccino appena piantumate e che spariscono nottetempo per mano di ignoti. Sono atti vergognosi e inaccettabili che vanno fermati con ogni mezzo, anche con l’intervento dell’Esercito».
In provincia di Lecce gli olivicoltori, dopo anni di blocco produttivo a causa della Xylella e della burocrazia - evidenzia Coldiretti - stanno «timidamente iniziando a reimpiantare e c'è chi vigliaccamente toglie nuovamente una speranza di futuro alle imprese agricole, rubando le piante di ulivo appena piantumate».


«Saranno le forze dell’ordine a fare le opportune indagini - aggiunge il presidente Cantele - ma è immaginabile che le piante rubate siano destinate al mercato parallelo delle piante resistenti che sarà sempre più appetibile perché si alimenterà in maniera direttamente proporzionale alla crescita dei reimpianti».
Altrettanto a rischio, conclude Coldiretti, è il settore "viticolo con bande organizzate che rubano barbatelle appena messe a dimora nell’area a nord di Lecce, teste degli idranti dei pozzi artesiani spariti a Salice Salentino e a Guagnano, e cavi di ferro tagliati delle spalliere con gravissimi danni ai vigneti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)