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Lecce Statale 275, la Regione chiede 124 milioni per completare secondo lotto

 
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Lecce, Statale 275.  La Regione chiede 124 milioni

Quinto: «Di fatto non c’è ancora il via libera al primo lotto»

Mercoledì 15 Luglio 2020, 14:35

LECCE - L’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini, accelera sulla realizzazione della Statale 275, e chiede al Governo un’integrazione dei fondi per il completamento del secondo lotto. Ma sulla vicenda interviene polemicamente anche l’avvocato Pietro Quinto, che da anni segue lo sviluppo di un progetto annoso che definisce «emblema di inefficienza», costelato di ostacoli e ricorsi.

«E’ il momento - dichiara l’assessore Giannini - di chiudere definitivamente la vicenda della SS 275 Maglie-Santa Maria di Leuca e per questo è stata inoltrata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti formale richiesta di finanziamento per 124 milioni di euro necessari alla realizzazione del secondo lotto il cui valore complessivo ammonta a 167 milioni di euro. A integrazione della somma richiesta andranno le economie generate sullo stanziamento iniziale di 288 milioni, già disponibile, poiché il costo complessivo del primo lotto è risultato di 244 milioni».

Nella sua nota al Ministero, Giannini ha fatto notare come l’attuale disponibilità di circa 43 milioni sia del tutto insufficiente, rilanciando così la richiesta per l’ottenimento di 124 milioni.

«Relativamente al primo lotto - si spiega nella nota - Anas ha terminato la progettazione definitiva e, dopo aver acquisito il parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, appena rilasciato, si è in attesa del pronunciamento del Ministero dell’Ambiente e del Mit, per poi avviare le fasi operative dell’opera. Per il secondo lotto tutti i Comuni interessati hanno condiviso il tracciato finale, individuato con una particolare attenzione a limitare l’impatto ambientale, motivo per cui ci si aspetta un iter approvativo senza intoppi puntuali. Poi naturalmente anche questo lotto dovrà seguire l’iter dei pareri degli organi deputati a rilasciare i dovuti nulla osta. Al di là e al di sopra di qualsivoglia polemica inutile e strumentale - osserva allora Giannini - sono servite, e continueranno a essere necessarie, iniziative concrete ed efficaci sinergie per raggiungere l’obiettivo finale: realizzare un’infrastruttura importante per la sicurezza dei cittadini e per il rilancio delle attività economico-produttive e turistiche».

Ma un appunto arriva dall’avvocato Quinto. «E’ difficile comprendere rispetto alla dichiarazione iniziale dell’assessore - commenta in proposito - perché solo oggi si sia preso atto della necessità di chiudere la vicenda. Come è stato evidenziato anche in una recente trasmissione televisiva - ed è forse il motivo di questo risveglio - la vicenda della 275 rappresenta ormai a livello nazionale il simbolo della inefficienza, ovvero il contrario di quello che l’architetto Renzo Piano ha indicato come il segreto della riuscita del Ponte Morandi: la competenza. Sta di fatto, purtroppo, che si sono susseguiti tutti i problemi che hanno bloccato la 275. Dobbiamo ricordare che il finanziamento risale al 2003, che vi sono stati 18 ricorsi, che il procedimento di appalto è stato annullato nel 2016 e che a tutt’oggi non è stato realizzato neppure un centimetro della nuova arteria stradale. Si è anche verificato quello che personalmente denunciavo sulle colonne della Gazzetta, cioè che il finanziamento di 288 milioni non era più sufficiente per realizzare l’intera strada, un’opera strategica di interesse nazionale, che come tale era stata finanziata dal Governo. Ed è quindi difficile ipotizzare, come ulteriore conseguenza - osserva Quinto - un progetto stralcio di un progetto definitivo inesistente.

E questo lo conferma anche l’assessore. Di fatto questo progetto fino a Leuca non esiste e deve iniziare - questo è l’assurdo - dalle prime fasi. Ed anche il progetto stralcio del primo lotto non è già cantierabile, perché siamo ancora a livello di una “bozza di parere” del Consiglio superiore dei lavori pubblici che ha rinviato alla progettazione esecutiva la soluzione di numerosi rilievi, modfiche e raccomandazioni. Sicché, non si può dire che, allo stato, esista il progetto del primo stralcio effettivamente e defin itivamente approvato. Ed allora appare surreale - conclude Quinto - l’affermazione dell’assessore che a distanza di 17 anni dall’inizio di questa vicenda, oggi dichiari che è arrivato il momento per concludere la storia della 275. Forse perché si avvicinano le elezioni regionali».

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