LECCE - Epifania amara per l’assessore regionale Loredana Capone. I ladri hanno svaligiato l’abitazione (dalle parti di viale Grassi, al quartiere Leuca), sabato pomeriggio, mentre era fuori, insieme con le figlie, per sbrigare le ultime commissioni, in vista della festività della Befana.
Al rientro, poco prima delle 21, la triste sorpresa. Aperta la porta, l’assessore e le ragazze hanno trovato l’appartamento a soqquadro. Allo sgomento iniziale ha fatto seguito lo sconcerto quando, man manco che procedevano, si sono rese conto che erano stati portati via tutti i preziosi in oro, testimonianze dell’affetto di amici e parenti in occasione di battesimi, cresime, lauree, compleanni e tante altre occasioni importanti della vita personale e familiare. Come doloroso ricordo, i malviventi hanno lasciati sparsi per la casa i contenitori di collane, bracciali, orecchini, anelli ed altri monili.
L’assessore Capone si è sfogata sulla sua pagina Facebook. «Ai pusillanimi intrufolatisi in casa - ha scritto - Siete entrati nella nostra casa. Avete rubato ogni nostro ricordo, mio, di Massimo (il marito, l’ingegnere Romano, ndr), del nostro matrimonio, di ogni nostra ragazza. Avete cercato di tagliare le nostre radici, ma non ci ruberete il sorriso. Il vostro guadagno non vi renderà felici, pusillanimi. Il significato di ogni cosa che avete preso è per noi, non per voi. E in noi rimarrà per sempre».
I ladri non si sono accontentati degli oggetti in oro ma hanno arraffato anche tutta l’argenteria che era a portata ed un computer (un macbook), lasciando invece dei tablet che pure erano in vista. Mancherebbero anche una o più collane di alta bigiotteria.
Centinaia i commenti di solidarietà, su Facebook, dopo la triste comunicazione di Loredana Capone, soprattutto da parte di quanti hanno avuto la sventura di subire la stessa azione violenta nella propria casa.
Tornando al colpo nell’appartamento dell’assessore regionale, è da dire che, per i rilievi, sono intervenuti subito gli agenti della Questura, insieme con gli uomini della Scientifica. Ma, al momento, non è stata trovata alcuna traccia che possa fare risalire ai malviventi.
Nè è stata fatta una stima del valore dei preziosi rubati. Data la quantità di oggetti in oro e in argento, il bottino sarà sicuramente ingente. La ricognizione esatta verrà effettuata nelle prossime ore, quando, forse con maggiore lucidità, si potrà quantificare il furto.
A Loredana Capone ed alla sua famiglia è certamente rimasto un profondo dispiacere per essere state defraudate, in men che non si dica, non tanto di oggetti preziosi in quanto tali, bensì simbolici del valore delle persone che quegli oggetti avevano regalato loro per dimostrare amore, gratitudine, affetto.
«Nessuno di noi è legato agli oggetti - il commento dell’assessore Capone - ma molti preziosi, per me, erano vere e proprie reliquie, quali per esempio i ricordi dei miei genitori». Monili, gemme e quant’altro che non potranno essere ricomprati ma soltanto custoditi nella memoria e nel cuore.