NAPOLI - Si acuisce la guerra tra clan camorristici alla periferia nord di Napoli. Questa sera, ai confini tra i quartieri Secondigliano e Scampia, in via Labriola, una persona è stata uccisa e altre cinque sono rimaste ferite. Non si sa, al momento, se si tratti di un unico agguato o di più episodi criminosi. Il morto è Antonio Laudieri, 25 anni, incensurato, che è giunto cadavere al San Giovanni Bosco di Capodichino. Nello stesso nosocomio si trova ricoverato il diciottenne Mauro Mangiacapre. Gli altri quattro feriti sono stati ricoverati all'ospedale Cardarelli. Di due di essi si conoscono le generalità (Giovanni De Rosa, 26 anni, e Salvatore Engheben, 18 anni), mentre gli altri due non sono stati ancora completamente identificati. Sul luogo della sparatoria sono giunti polizia e carabinieri che stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica e di tentare di arrivare agli aggressori. Gli altri due feriti sono Vincenzo Trombetta, 18 anni, e Antonio Mangiacapra, 27 anni. Tutti e due sono ricoverati all'ospedale Cardarelli con prognosi riservata ma non sono in fin di vita. Tutte e 6 le vittime dell'agguato non avevano precedenti penali. Gli altri due feriti ricoverati al Cardarelli, De Rosa e Engheben, sono stati colpiti alle gambe. L'agguato è avvenuto in una zona alla periferia nord della città che da qualche giorno è tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine per la «fibrillazione» che si registra tra i gruppi camorristici e per una serie di episodi criminosi.
Dieci giorni fa a qualche centinaia di metri di distanza si è registrato un duplice omicidio e martedì scorso, sempre nella stessa zona, 4 sottufficiali dei carabinieri in borghese sono rimasti vittima di un agguato perchè scambiati per un gruppo di fuoco di un clan avversario.
Dieci giorni fa a qualche centinaia di metri di distanza si è registrato un duplice omicidio e martedì scorso, sempre nella stessa zona, 4 sottufficiali dei carabinieri in borghese sono rimasti vittima di un agguato perchè scambiati per un gruppo di fuoco di un clan avversario.
