BARI - Il sistema dei falsi certificati per Oss, Osa e Tfa messo in piedi da un 35enne di Capua avrebbe fruttato decine di migliaia di euro a settimana. Soldi che secondo la Finanza, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, sarebbero arrivati anche e forse soprattutto dalla Puglia. È per questo che venerdì i militari hanno perquisito le sedi di quattro società, una con sede a Trani e San Giovanni Rotondo, l’altra a Corato, l’ultima a Barletta. Da tutti gli uffici sono stati portati via i computer e la documentazione relativa ai corsi effettuati.
Il principale dei 12 indagati (l’accusa per tutti è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa allo Stato e di concorso in falso ideologico e materiale), il 35enne Raffaele D’Elena di Capua, era già finito in una inchiesta simile e anche nel mirino di Striscia la Notizia per la promessa di diplomi facili attraverso un istituto paritario, il Garibaldi, nel frattempo chiuso...
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