BARI - Le inchieste aperte dalla Procura di Bari non avrebbero fatto emergere rapporti tra la criminalità organizzata locale e l’amministrazione comunale. Il procuratore distrettuale Roberto Rossi ha chiesto la sede protetta per rispondere alle domande della Commissione parlamentare antimafia, che ieri lo ha ascoltato per poco più di un’ora sul caso Bari in attesa di sentire (domani) il governatore Michele Emiliano.
Un’audizione secretata su richiesta dello stesso procuratore Rossi, «perché ci sono - ha detto il magistrato in seduta pubblica - parti delle indagini che sono pubbliche inevitabilmente perché contenute nell’ordinanza» e altre «che fanno riferimento ad indagini in corso». Ma ci sono anche episodi già archiviati, come quelli su cui Rossi aveva già mandato (secretandoli) gli atti alla commissione presieduta da Chiara Colosimo (Fdi): l’indagine sulle parole del pentito Nicola De Santis, che ha riferito dell’interessamento del sindaco uscente Antonio Decaro (all’epoca dei fatti semplice assessore) per l’assunzione di un mafioso in Amtab in cambio di supporto elettorale. Vicenda su cui la Procura ha chiesto e ottenuto l’archiviazione.
Rossi aveva già detto pubblicamente, all’indomani dei 130 arresti dell’inchiesta Codice interno che ha fatto finire in carcere per voto di scambio politico-mafioso l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri e ha portato al commissariamento per mafia dell’Amtab, che
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