Rebus nazionale

Emiliano apre all'area Schlein in attesa delle intese nazionali

Michele De Feudis

Il governatore: «Il popolo dem si è espresso. Basta con le scorie congressuali»

«Alla fine dei conti, quando il popolo si esprime, non solo ha ragione, ma bisogna anche avere la forza di lasciare dietro le scorie della procedura elettorale»: Michele Emiliano, intervenendo a Bari alla riunione-assemblea della mozione Schlein nell’Officina degli esordi, ha lanciato un segnale di attenzione per il nuovo corso dem e per l’area legata alla nuova segretaria che ha sfidato i big pugliesi (governatore compreso) nelle primarie. Invitato all’incontro, il presidente della Regione - sostenitore di Stefano Bonaccini insieme al sindaco Antonio Decaro - ha tenuto a «ricucire» le possibili frizioni nella comunità dem, ricordando come i due aspiranti alla segreteria abbiano già in passato collaborato proficuamente: «Ho provato una grande felicità - ha aggiunto Emiliano - per come si è svolto questo congresso, con due personalità tra di loro abbastanza legate, che insieme avevano lavorato per una delle regioni più avanzate d’Italia».

Lo spirito conciliante di Emiliano (che aveva anche incontrato a Roma Elly, prima di schierarsi nell’agone congressuale), fatto proprio anche dal segretario regionale Domenico De Santis - impegnato in un delicato lavoro di tessitura e di costruzione di sinergia con le varie anime -, non è ancora condiviso da tutti (nemmeno un decariano, riferisce chi è dentro la dialettica dem, ha partecipato all’appuntamento promosso dalla mozione della segretaria).

Il Pd, in Puglia e a livello nazionale, però resta in una delicata fase di assestamento. Nella regione la linea Bonaccini ha vinto nei circoli e nei gazebo, ma a livello nazionale si dovrà chiarire come e con che proiezione esterna ci sarà un riconoscimento per i cosiddetti «perdenti». In più c’è la partita della prossima assemblea nazionale, in programma domenica, che eleggerà a sua volta la direzione nazionale, organo molto rilevante nelle scelte politiche e nelle candidature per il Pd. I componenti pugliesi della direzione, di fatto, dovranno essere scelti tra gli eletti nell’assemblea stessa. E non si può escludere che alla fine prevalga la strada di un forte rinnovamento, anche per dare un indirizzo lineare ai tanti che si stanno riavvicinando al partito in nome di un nuovo corso. Una storica dirigente della sinistra, Tea Dubois, in una interlocuzione pubblica con il segretario regionale De Santis nell'Officina, all’invito a prendere la tessera, ha replicato così: «Prima voglio vedere come vanno le cose».

Martedì mattina, ridosso dell’assemblea, c’è stato sempre a Bari un momento di confronto collettivo degli animatori della mozione Schlein: tra i presenti c’era anche Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale, che ha vinto la scommessa delle primarie dopo aver perso (a settembre) la battaglia per ottenere un posto eleggibile nelle liste delle politiche (le fu preferita una candidata campana, Valeria Valente). La discussione ha affrontato solo preliminarmente i nodi pugliesi, in attesa di conoscere gli scenari nazionali. Di sicuro il nuovo corso avrà bisogno di materializzarsi anche in atti politici (nella composizione degli organi collegiali e, perché no, anche nella individuazione di candidature di punta femminili nelle prossime sfide amministrative).

La nuova linea Schlein, infine, dovrà a breve trovare un riscontro nelle alleanze territoriali. In Puglia si vota in tanti comuni, da Brindisi ad Altamura, e la segreteria non potrà non tenere conto dell’efficacia della «coalizione dei pugliesi», ovvero dello schema sinistra-M5S-civici-Pd che ha portato Michele Emiliano a sconfiggere il centrodestra nel 2020, nonché a conquistare quasi tutti i comuni capoluogo della regione. Dai primi input, la Schlein non sarà rigida come il predecessore Letta nei confronti dei grillini. A Firenze c’è stato il primo momento di iniziativa comune con il M5S e con Giuseppe Conte. Se sono rose, Michele Emiliano si ritaglierà anche un ruolo nazionale di collettore tra i due soggetti politici, stante i suoi buoni uffici con l’avvocato di Volturare, forte anche dalle consolidata collaborazione con i pentastellati nella giunta e nel parlamentino regionale di Via Gentile.

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