Onorevole Carla Ruocco, gli inviti alla responsabilità non sono bastati. Cosa perde l'Italia non avendo più l’ex presidente della Bce al timone?
Significa non poter più contare su un cavallo vincente, dotato di stima e riconoscibilità dentro e fuori l’Italia. Con Mario Draghi l’Italia aveva avuto la possibilità di palesarsi come un interlocutore credibile. Il gesto irresponsabile del partito di Conte e di Salvini-Berlusconi ha messo in pausa alcuni importanti provvedimenti su cui il Governo stava lavorando, come il salario minimo, l’abbassamento delle tasse e il taglio del cuneo fiscale. In Europa si stava portando avanti la battaglia per il tetto massimo al prezzo del gas e per fermare gli aumenti in bolletta. Ora questi provvedimenti saranno rallentati.
Il M5S è tornato sui lidi originari?
Il Movimento che io ho contribuito a costruire non esiste più, ora è il Partito di Conte. Il Movimento era un punto di riferimento perché si fondava sul contributo di tanti cittadini e puntava sul dialogo, sul confronto, sulla cooperazione. Quello di oggi, invece, sembra essere contro la Nato, contro l’Europa e anche contro i cittadini. Invece di andare avanti, cerca di racimolare consensi facendo sgambetti e ripicche. Gli interessi delle persone sono stati messi da parte per servire gli interessi di un partito.
Con «Insieme per il futuro», Di Maio rappresenta una nuova opzione centrista?
È un progetto politico serio e riformista. Vogliamo riprendere l’agenda dei lavori che il Governo Draghi stava portando avanti e ripartire subito dai bisogni dei cittadini e delle imprese. Con la pandemia ancora in corso, una guerra nel cuore dell’Europa e l’impiego dei fondi del PNRR, la politica deve occuparsi delle famiglie, dei giovani e delle aziende italiane che hanno enormi difficoltà dovute ai rincari dell’energia e delle materie prime. Deve allo stesso tempo gestire con impegno la transizione ecologica per la difesa dell’ambiente. Siamo pronti a rimboccarci le maniche ma attenzione, non faremo promesse faraoniche, siamo quelli della concretezza.
Con chi costruirete un’alleanza riformista?
Chiunque voglia partecipare al nostro progetto è il benvenuto. Insieme per il futuro non nasce come partito personale ma vuole essere la base di un nuovo progetto che deve aggregare e allargarsi sempre di più alla società civile, agli amministratori locali e regionali. Ci faremo portavoce dei problemi reali del Paese per portarli concretamente all’attenzione del governo. I partiti? Non cercheremo certo un dialogo con chi ha dimostrato di essere inaffidabile. Noi siamo pronti a rimboccarci le maniche, ma lo faremo sempre con chi vuole cooperare, non distruggere. C'è bisogno di raccogliere l'agenda riformatrice di Draghi e portarla avanti. Il Governo era forte di un supporto internazionale e garanzia di stabilità in Europa e Luigi di Maio si è dimostrato un ottimo Ministro degli esteri.
Letta ha archiviato il campo largo, ma in Sicilia ci sono state le primarie Pd-5S. Escludete di lavorare insieme ai grillini?
La settimana scorsa si è consumata la caduta non solo di un governo, ma di un insieme di obiettivi e di riforme necessarie per tutti gli italiani. Non si tratta di escludere o di includere: c'è chi ha a cuore certi interessi e non guarda al bene comune, e c'è chi crede e sente di poter dare uno nuovo slancio con responsabilità senza arroganza e ricatti al Paese.