GENOVA, 11 OTT - L'ad di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi chiarisce che "in realtà nel colloquio con il geom. Marrone veniva espressamente chiesto allo stesso di chiarire la propria posizione direttamente alla magistratura, in modo da consentire una puntuale ricostruzione dei fatti. Tale telefonata avveniva alla fine del mese di gennaio 2019, in occasione delle prime notizie stampa riguardanti il Paolillo, mentre i fatti oggetto della conversazione si riferivano ad ottobre del 2018". Lo afferma lo stesso Tomasi in una nota. Successivamente a tale conversazione, - spiega sempre la nota - e a prescindere dalla determinazione del geom. Marrone di confrontarsi con la Procura di Genova, l'ing. Roberto Tomasi attivò tutte le verifiche interne per accertare i fatti. Gli esiti delle verifiche sono stati riportati sulla homepage del sito di Autostrade per l'Italia nell'ambito dell'operazione di 'trasparenza totale' promossa dalla società. Nel mese di giugno 2019 il geom. Marrone è stato destinato ad altro incarico non operativo all'interno della Società e sospeso successivamente al provvedimento cautelare che lo ha interessato"

A conoscenza che Marrone non aveva dato documenti a Mit e Gdf
Venerdì 11 Ottobre 2019, 18:11
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