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Bari, dopo un tumore ricostruito volto usando pelle dell’avambraccio: intervento record all’Istituto Tumori

 
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Bari, dopo un tumore ricostruito volto usando pelle dell’avambraccio: intervento record all’Istituto Tumori

Asportato un tumore squamocellulare dalla guancia, poi ricostruita. In sala operatoria, l'equipe di Maurizio Ressa

Giovedì 24 Luglio 2025, 10:38

Un intervento di altissima complessità e precisione chirurgica è stato eseguito nei giorni scorsi presso l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. L’equipe di chirurgia plastica e ricostruttiva, guidata da Maurizio Ressa, ha asportato un tumore della pelle dal viso di un paziente di 70 anni e ha ricostruito la zona con un lembo di pelle prelevato dall’avambraccio dello stesso paziente.

Il tumore, un carcinoma squamocellulare – tra i più diffusi e frequenti nelle aree corporee esposte al sole – era stato già rimosso in un altro ospedale, ma le analisi istologiche avevano evidenziato la persistenza di cellule tumorali. Da qui la necessità di un nuovo intervento più radicale, che ha comportato l’asportazione di una porzione di pelle più ampia dalla guancia, richiedendo una ricostruzione altrettanto complessa.

L’operazione, durata circa otto ore, è stata realizzata dall’equipe composta dai chirurghi Andrea Armenio e Sara Leuzzi, con il supporto di un microscopio operatore. Dopo l’asportazione del tumore, i medici hanno prelevato un lembo di pelle dall’avambraccio del paziente, completo di vasi sanguigni, trasferendolo sul viso e collegandolo ai vasi del collo tramite fili di sutura sottilissimi, quasi invisibili a occhio nudo. Questa tecnica di microchirurgia ha permesso di preservare nervi e ghiandole della testa e del collo, garantendo non solo la piena funzionalità ma anche un risultato estetico ottimale.

Il paziente ha reagito bene all’intervento ed è tornato a casa dopo pochi giorni di degenza.
«Questo intervento – sottolinea il commissario straordinario Alessandro Delle Donne – è stato reso possibile grazie alle competenze e all’esperienza maturate dai nostri chirurghi, anche attraverso percorsi formativi all’estero. Il prossimo obiettivo dell’Istituto è applicare questa tecnica avanzata anche agli interventi di ricostruzione del seno, utilizzando la pelle dell’addome nei casi in cui le tecniche standard non siano adatte».

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