Sabato 06 Settembre 2025 | 11:35

Ottobre è il mese rosa Lilt, per la grande lotta al cancro

 
Nicola Simonetti

Reporter:

Nicola Simonetti

Ottobre è il mese rosa Lilt, per la grande lotta al cancro

Il presidente Schittulli insiste: «Stato e Regioni devono investire molto di più sulla salute e meno sulla malattia»

Sabato 05 Ottobre 2024, 09:11

Ottobre, mese della  «Campagna Nastro Rosa  per la  prevenzione del tumore al seno»  e come ogni anno, la Lega Italiana Lotta ai Tumori (LILT) - ci dice il presidente nazionale prof. Francesco Schittulli, oncologo, senologo, chirurgo presso la Mater Dei di Bari  - scende in campo con una serie di proposte volte alla  sensibilizzazione delle donne sul tema della diagnosi precoce.

«Sentiamo raggiungibile la vittoria definitiva specie sui tumori del seno anche se registriamo un loro aumento ma evidente è anche l’incremento delle guarigioni e delle cronicizzazioni grazie alle più recenti disponibilità di mezzi diagnostici e terapeutici ma, soprattutto, delle iniziative di prevenzione. Nel complesso, in Italia si registrano, ogni anno, 395.000 casi di tumore (1082 al giorno) causa di 512 decessi/die. Ma – va sottolineato – le guarigioni, per tutti i tumori, è di uno su 10 e questo trend è in continua crescita grazie a diagnosi precoci e terapie immunologiche, genetiche, ecc (il cancro è malattia ambientale su base genetica). Oggi vivono oltre 4 milioni di italiani che hanno vinto il cancro e, di questi, 1 milione sono donne guarite da tumore mammario».

«Risultati che sarebbero molto più favorevoli se Stato e Regioni – sospira il presidente LILT - investissero di più su salute e meno su malattia, se si programmasse e attuasse valida medicina di genere e, per esempio, si vincesse il divario che penalizza il Sud dove l’adesione allo screening è inferiore, rispetto al Centro-nord, dove, peraltro, esso è offerto a donne da 45 a 74 anni (al Sud, invece, da 50 a 60). E questo comporta, di fatto, incremento di mortalità, necessità di terapie più impegnative, a rischio e costo maggiori (per famiglie e SSN), più mortalità, meno guarigioni. Un tumore, scoperto quando esso è ancora infante, è facilmente domabile, vincibile perché ha minima tossicità ed aggressività, è debole, vincibile, guaribile con facilità ed a basso costo. Ogni realtà territoriale – suggerisce Schittulli – dovrebbe avere un poliambulatorio attrezzato, dedicato alla diagnosi precoce e orientato prioritariamente alla prevenzione. Il tumore mammario – lo sviluppa, purtroppo, una donna su 8 – l’anno scorso, ha colpito, in Italia, oltre 56.000 donne (160 al dì) delle quali 3 su 10 al di sotto dei 50 anni di età. Già oggi questo tumore registra il 98% di guaribilità. Il ministro Schillaci ha proposto ed il Parlamento ha approvato la legge su “oblio oncologico” che restituisce dignità e uguaglianza a chiunque abbia sofferto di cancro, una volta terminato il trattamento e, a distanza di tempo consentendo accesso indiscriminato a mutui, prestiti, contratti, ecc. Ma a questo deve essere associata una medicina di prevenzione, diagnosi anticipata, terapia uniforme ed equa nel Paese».

«In particolare, per la lotta contro il cancro mammario – conclude Schittulli – la prevenzione deve coinvolgere le ragazze dai 16 anni di età (autoesame) per poi aggiungere, dai 30 anni, visita annuale senologica ed ecografia e, dai 40 anni in poi, annuale visita specialistica, ecografia e mammografia. La salute è bene prezioso che esige trattamenti di prevenzione, diagnosi e cura garantiti e equanimi per ogni cittadino. Lo si può e deve fare per rispetto a persone, a più avanzate acquisizioni mediche, ad ordinato risparmio di disagi e di risorse pubbliche e private. Questa è la medicina che vogliamo e di cui ognuno ha diritto.

Con il claim  Join the Fight, le tre protagoniste di  LILT for Women – Nastro Rosa 2024  invitano le donne a unirsi nella battaglia contro il cancro alla mammella, sottolineando l’importanza della cura del proprio seno in ogni fase della vita, perché  la prevenzione non ha età. Il  cancro al seno è il tumore femminile più frequente in Italia  e rappresenta il 30% di tutte le neoplasie nelle donne e la prima causa di morte nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 50 anni. Se alcuni fattori di rischio (età, storia riproduttiva, familiarità) non sono modificabili,  uno degli obiettivi principali della campagna è quello di sensibilizzare sui fattori di rischio modificabili, grazie a una maggiore consapevolezza e a una corretta informazione. Durante il mese di ottobre, questa mobilitazione coinvolge l’intero territorio nazionale  grazie alle numerose iniziative promosse dalle Associazioni della LILT. Tra queste, la possibilità di effettuare  visite senologiche gratuite  presso gli ambulatori aderenti, prenotabili al numero verde 800- 998877 (lunedì-venerdì dalle 10 alle 15), e la distribuzione di  materiale informativo  per diffondere conoscenza su questa crescente patologia e promuovere la prevenzione, unica arma attualmente vincente, come stile di vita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)