«Sono degli esemplari spettacolari». Così Pio Acito, responsabile dei Volontari per l’Ambien - te ha commentato l’avvistamento di una coppia di corvi imperiali nel Parco della Murgia. Eppure l’ambientalista è avvezzo alla vista di questi uccelli, i più importanti della famiglia dei corvidi che segue con attenzione da anni e che hanno in qualche modo hanno rappresentato fonte di ispirazione letteraria per sua una trilogia di racconti per ragazzi. Protagonisti proprio i corvi. «Questa coppia di corvi imperiali che spazia tra la Palomba e Madonna delle Croci - evidenzia Acito - ha una apertura alare di un metro e sessanta. Il piumaggio di questi uccelli è nero con iridescenze di colore metallico. Sono monogami e stanziali, difendono con tenacia il proprio territorio di riferimento e prestano tanta attenzione alla prole. I corvi imperiali hanno nidificato a Murgecchia». E non c’è alcuna conflittualità tra questi corvidi ed il falco grillaio. Curiosamente l’avvistamento è avvenuto proprio nell’ambito dei controlli sul ritorno del rapace nell’area murgiana. «I corvi imperiali - dice Acito - sono rispettati e temuti dagli altri uccelli. È interessante vedere come allontanino dalla propria area trofica un nibbio oppure una poiana. Ma non sono assolutamente antagonisti del falco grillaio. A differenza del rapace, infatti, i corvi imperiali sono dei necrofagi, quindi si nutrono anche di spoglie di altri animali. Sono dunque degli ottimi spazzini e rappresentano un indicatore importante della varietà biologica. L’altra peculiarità sono le evoluzioni in volo in questo che è il periodo degli amori quando i maschi sostengono delle lotte furiose per il possesso delle compagne». Un’altra coppia di corvi imperiale già nota ai volontari per l’ambiente sosta nella zona di Murgia Sant’Andrea. [d.mas.]
















