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Candidato barese all'estero
denuncia brogli
«Mi hanno minacciato»

 
Rita Schena

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Rita Schena

Candidato barese all'esterodenuncia brogli«Mi hanno minacciato»

Lunedì 12 Marzo 2018, 13:42

BARI - «Sono stato costretto a cambiare casa e se le minacce fisiche che ho subito non si sono concretizzate lo devo alle associazioni ed alle famiglie di italo-australiani, soprattutto pugliesi e siciliani, che mi hanno aiutato proteggendomi da quelle persone poco per bene che approfittano di un sistema di voto farlocco per trarre vantaggio». Nicola Brienza, candidato al Senato nella ripartizione Asia, Africa, Oceania e Antartide (Aaoa), uno dei quattro collegi che compone la circoscrizione Estero, arricchisce così la testimonianza rilasciata a 'Striscia la Notizia' nella puntata del 9 marzo scorso sui brogli elettorali nelle recentissime elezioni Politiche.
Brienza, barese di 44 anni e residente a Shanghai dove lavora da 14 anni, ha voluto parlarne «prima di lasciare Bari e andare a Roma in Procura, dove già almeno un esposto sui brogli australiani è stato presentato».
«I voti in Australia, dove c'è il maggior numero di elettori, si comprano o si recuperano. Bastano 5 dollari - spiega Brienza - per un voto ed il sistema dà adito a mille possibilità di manipolazioni, con la conseguenza che qualcuno approfittandone vota anche al posto dei defunti o esprime una preferenza al posto di ignari elettori».
«Nell’Aaoa ci sono 230mila italiani aventi diritto, solo in Australia sono più di 110 mila ed a Melbourne oltre 40mila. L’elezione dei parlamentari è falsata a mio giudizio e la magistratura italiana - sottolinea Brienza - dovrebbe intervenire». «Io ho deciso di denunciare e poi di ritornare nello stato australiano di Victoria, trasferendomi nella capitale. Lo faccio per essere vicino ai tanti pugliesi e siciliani che in queste elezioni hanno preso più coraggio, tanto da aiutarmi a dimostrare - conclude Brienza - come sia facile manipolare i plichi recuperati dalle cassette della posta, inserendo voti su schede elettorali appartenenti ad altri italo-australiani». 

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