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Monopoli, auto intrappolate
sui binari «salvate» dal robot

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Monopoli, auto intrappolatesui binari «salvate» dal robot

Uno scanner laser puntato stabilmente sui binari permette di bloccare un treno in arrivo se rileva ostacoli che misurano almeno 20 centimetri. In Italia 100 esemplari su 6mila passaggi a livello

Lunedì 08 Gennaio 2018, 10:13

EUSTACHIO CAZZORLA

MONOPOLI - Salvati dal «grande fratello» monopolitano. Un safety scanner pensato, realizzato e sperimentato per la prima volta al mondo proprio su quel passaggio a livello di corso Umberto, inizio di via Amleto Pesce. In molti, in città, hanno parlato di miracolo. Ma il vero prodigio è il lavoro che da anni svolge nel mondo l’azienda monopolitana Mer.Mec., dal 1988 leader e innovatrice nel settore, spa specializzata nella fornitura di soluzioni integrate per la diagnostica e la gestione efficiente delle infrastrutture ferroviarie, metropolitane e tramviarie.

Il più noto sistema di sicurezza è quello montato sulla locomotiva scanner che controlla in tempo reale tunnel e binari. Il passo successivo, negli ultimi anni, è stato proprio quello del controllo sui passaggi a livello. L’azienda monopolitana per 3 lunghi anni ha studiato il progetto Pai-Pl, dove «Pai» sta per protezione automatica integrativa, e Pl è l’acronimo di passaggio a livello. Ce ne sono 6mila, di attraversamenti a raso, in tutta l’Italia, ma poco più di 100 per adesso sono supportati da queste tecnologie.

Il Pai-Pl, che venerdì pomeriggio ha salvato la vita a quegli automobilisti forse imprudenti, è un gioiello avveniristico che attraverso uno scanner laser puntato stabilmente sui binari permette di bloccare un treno in arrivo se rileva ostacoli che misurano almeno 20 centimetri. Il resto del lavoro lo fa il robot. Un concentrato di ricerca e sviluppo.

Alla fine del 2015 è stato messo in esercizio il primo sistema omologato dall’Agenzia nazionale della sicurezza, il cui prototipo è stato montato nel 2013 proprio sull’intersezione di corso Umberto, a Monopoli, città sede dell’azienda. Non a caso: i titolari dell’impresa hanno voluto che la prima città italiana protetta con questa tecnologia fosse Monopoli.

In concreto, non appena viene rilevato un ostacolo sui binari il sistema invia un segnale di stop a tutti i treni in arrivo.
Proprio quello che è successo l’altra sera quando non una ma ben due auto sono rimaste intrappolate tra le sbarre del passaggio a livello. I conducenti si sono raggelati, hanno provato a fare una manovra che permettesse di mettere le vetture in parallelo alle sbarre, ma ormai da anni, anche in quel punto, con il raddoppio ferroviario, gli spazi di manovra si sono ristretti. Chi ha assistito alla scena, come la portavoce della locale sezione di Direzione Italia, Anna Capra, ha parlato di «attimi di terrore» in cui il primo pensiero è andato ad allertare le forze dell’ordine.

In realtà il treno non poteva mai arrivare, grazie a questa tecnologia. In automatico (senza intervento umano) il sistema ha fermato i convogli e attivato la riapertura delle sbarre in sicurezza. Il segnale è stato dato dal Dco, Dirigente centrale operativa di Bari-Lamasinata. Solo quando i binari sono ritornati liberi, le sbarre si sono riabbassate e l’algoritmo ha dato semaforo verde per tutti i treni in transito. Una tecnologia del massimo grado di sicurezza, il Sil 4 (Safety integrity level). Il Pai-Pl è montato anche sul passaggio a livello di via Cappuccini. Una volta in Sicilia ha salvato un anziano che si era fermato per errore sui binari.

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