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«Troppe violazioni di legge»
Anac boccia appalti comunali

 

Lunedì 09 Ottobre 2017, 10:17

10:26

CEGLIE MESSAPICA - «Tutti i nodi vengono al pettine». Lo afferma in una nota il movimento “Art. 1 - Mdp”, sezione “Peppino Impastato” di Ceglie Messapica, che attacca senza mezzi termini l’Amministrazione.

«Una sonora e pesante bocciatura - si legge in una nota - è stata recapitata al Comune di Ceglie Messapica da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (diretta dal presidente Cantone) che ha ribadito con una propria delibera, al termine degli esiti ispettivi, ciò che le forze di opposizioni hanno detto da anni: sono state continuamente violate le disposizioni in materie legislative. L’indagine è stata condotta su un campione di 19 affidamenti in materia di lavori pubblici e 17 in materia di servizi e forniture di beni a partire dall’1-1-2013 ma questo modus operandi risale anche a prima, fin dall’inizio dell’esperienza amministrativa del sindaco Caroli».

«L’Anac - prosegue Art. 1 - ha censurato senza mezzi termini l’operato del Comune di Ceglie Messapica e ha dato mandato ai propri uffici di inviare la delibera alla competente Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Questa delibera è una bocciatura senza appello del sindaco Caroli. Non si possono scaricare le colpe soltanto sui responsabili degli uffici, gli stessi sono nominati con atto fiduciario del sindaco e poi c’è la responsabilità politica delle scelte che vengono effettuate e degli ordini che vengono impartiti.

Dal verbale del giudice Cantone si evince il tragico sistema politico-clientelare che sta letteralmente distruggendo il tessuto socio-economico di questa città causando una bancarotta morale, etica e finanziaria. Il sindaco Caroli e la sua maggioranza silente sono i maggiori responsabili di questa triste vicenda che sta coinvolgendo la nostra città. «A questo punto - conclude la nota - è necessario che giovani, donne e uomini abbiano uno scatto d’orgoglio e facciano un passo in avanti assumendosi le proprie responsabilità perché bisogna riportare questa città nell’alveo del diritto amministrativo. Questa maggioranza si assuma le proprie responsabilità e ne tragga le dovute conseguenze».

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