Sabato 06 Settembre 2025 | 16:27

Escort, Silvio Berlusconi pagò
bugie Gianpi, chiesto processo

 
Franco Giuliano

Reporter:

Franco Giuliano

Gianpi Tarantini

Martedì 03 Ottobre 2017, 19:48

di Isabella Maselli

BARI - Silvio Berlusconi sapeva che le ragazze portate da Gianpaolo Tarantini a casa sua erano escort e avrebbe pagato l’imprenditore barese per tacere. Per il reato di induzione a mentire l’ex presidente del Consiglio rischia ora un nuovo processo a Bari. Al termine della requisitoria nell’udienza preliminare che si sta celebrando dinanzi al gup del Tribunale di Bari Rosa Anna Depalo, i pm Eugenia Pontassuglia (che in passato ha coordinato l’indagine barese sulle escort e oggi è alla Dna) e Pasquale Drago hanno chiesto infatti che Berlusconi e il faccendiere napoletano Valter Lavitola, ex direttore dell’Avanti, vengano processati per aver pagato Tarantini, fornendogli avvocati, un lavoro e centinaia di migliaia di euro in denaro, perché mentisse ai magistrati baresi sulle escort portate nelle residenze estive dell’ex premier fra il 2008 e il 2009 e sui suoi interessi in Finmeccanica.

«L'accusa ritiene, a nostro parere immotivatamente - ha detto a margine dell’udienza l’avvocato Niccolò Ghedini - di collegare una serie di aiuti che Berlusconi ha ritenuto di fare al signor Tarantini, a dichiarazioni reticenti o mendaci che questi avrebbe fatto nel corso dei suoi processi. Secondo noi non è assolutamente così». «Siamo più che fiduciosi - ha detto l’altro legale dell’ex premier, l’avvocato Francesco Paolo Sisto - Berlusconi ha già chiarito nel suo interrogatorio le ragioni di quelle dazioni, lontane anni luce da quello che gli si contesta. Dimostreremo che non c'è mai stata alcuna interferenza da parte del presidente Berlusconi, il quale non ha mai versato utilità a Tarantini perché rendesse dichiarazioni compiacenti».

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura e la discussione della parte civile costituita, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’udienza è stata aggiornata al prossimo 25 ottobre per la difesa di Lavitola e al successivo 20 novembre per la discussione dei difensori di Berlusconi e per la sentenza.

È slittato invece al prossimo 21 dicembre l’inizio del processo di secondo grado - previsto per oggi - sul presunto reclutamento e favoreggiamento della prostituzione contestati a Tarantini e altre tre persone sempre con riferimento a quelle 26 ragazze, escort secondo la magistratura barese, portate nelle residenze dell’ex premier Berlusconi. Oltre a Tarantini, condannato in primo grado a 7 anni e 10 mesi di reclusione, sono imputati Sabina Began, 'l'ape reginà dei party berlusconiani (condannata a 1 anno e 4 mesi), Massimiliano Verdoscia (condannato a 3 anni e 6 mesi) e il pr milanese Peter Faraone (condannato in primo grado a 2 anni e 6 mesi). Nel processo sono costituite parti civili due delle 26 ragazze, Patrizia D’Addario e Terry De Nicolò, alle quali dai giudici del primo grado non è stato riconosciuto alcun risarcimento danni. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)