L'anniversario

Barletta, sei anni dal crollo «Un giardino per le vittime»

Il sindaco durante la cerimonia per ricordare la morte delle cinque donne

«Salveremo la memoria visiva di quanto accaduto e, quando sarà terminato l’iter giudiziario, opereremo perché ci sia un giardino della memoria». E’ questo l'impegno del sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, ribadito nel sesto anniversario del crollo della palazzina di via Roma, avvenuto il 3 ottobre 2011, nel quale morirono cinque donne, quattro operaie, Matilde Doronzo, Giovanna Sardaro, Tina Ceci, Antonella Zaza, e la figlia 14enne del datore di lavoro di quelle donne, Maria Cinquepalmi.

Stamani, sindaco, prefetto, Clara Minerva, il presidente della provincia Nicola Giorgino e il presidente del consiglio comunale Carmela Peschechera, insieme alle sorelle di Antonella Zaza, hanno deposto un bouquet di fiori innanzi al cancello che chiude l’area in cui il 3 ottobre di sei anni fa, i lavori di demolizione di un edificio adiacente, provocarono il crollo della palazzina che ospitava al piano terra un opificio si trovavano le vittime.

La sentenza di primo grado del processo ai 14 imputati per quel disastro, ha stabilito, nel dicembre 2015, che la palazzina crollò perché gli edifici costituivano un unico corpo di fabbrica e qualsiasi intervento su uno di essi avrebbe dovuto tenerne conto. «Bisogna superare le parole, si deve dare alle parole un senso - ha aggiunto il sindaco Cascella - e le parole consumate fino ad ora sono state quelle della prima inchiesta giudiziaria, che ha portato a una sentenza che ha stabilito quali sono le effettive responsabilità e che il comune è parte civile, ma perché ci sia una giustizia piena si deve insistere sul da farsi perché quanto accaduto, più volte nella storia della nostra città, non accada ancora». Quello di sei anni fa, infatti non è stato il primo evento tragico del genere a Barletta: l’8 dicembre 1952, in via Magenta, morirono 17 persone, mentre il 16 settembre del 1959, in via Canosa, 58 persone morirono nel sonno per il crollo di un intero palazzo. Il consiglio comunale ha istituito le «Giornate del ricordo delle vittime della mala edilizia» e il 3 ottobre cade una di esse. Il sindaco e il resto della delegazione istituzionale hanno intitolato alla più giovane delle vittime, Maria Cinquepalmi, un’aula nuova e innovativa, la «3.0», nella scuola media «Baldacchini» frequentata dalla ragazzina.

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