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Scarsa trasparenza sui redditi, multato Rettore del Politecnico. Ma l'Anac poi archivia

 
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Scarsa trasparenza sui redditimultato Rettore del Politecnico

Mille euro di sanzione per Eugenio Di Sciascio: mancata o tardiva dichiarazione reddittuale, mancata ottemperanza agli obblighi di trasparenza on line sui redditi

Lunedì 25 Settembre 2017, 18:36

12 Dicembre 2018, 17:27

Nel corso del 2016 l’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, ha condotto un’attività di controllo su 32 università statali di capoluogo di provincia rilevando maggiori e specifiche criticità su tre istituti: Politecnico di Bari; Università degli Studi di Palermo; Università degli Studi di Roma «Foro Italico». Questo ha indotto a un ulteriore approfondimento delle verifiche.

L’attività di vigilanza si è conclusa una decina di giorni fa, con la notifica, tra l’11 e il 12 settembre di oltre 21 provvedimenti sanzionatori tutti relativi all’Ateneo di Bari per mancata o tardiva dichiarazione reddittuale, cioè per non aver ottemperato agli obblighi di trasparenza on line sui redditi a cui è tenuta la pubblica amministrazione o per avervi risposto dopo i termini previsti. Le sanzioni, di mille euro, hanno toccato professori, personale amministrativo, personale esterno e anche il rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio.

LA REPLICA - «Non c’è mai stata nessuna volontà, da parte dell’amministrazione accademica, di nascondere alcuna informazione, né abbiamo mai mancato di pubblicare un dato, fino ad ora. E’ accaduto – spiega il rettore – che nel momento in cui l’Anac ha eseguito i controlli, i dati dei componenti gli organi amministrativi non erano stati ancora caricati sul nostro sito internet, a causa di un mero disguido tecnico. Sollecitati dall’Autorità – aggiunge – vi abbiamo provveduto ma il termine era ormai scaduto, facendo scattare, inevitabilmente, la sanzione prevista».

«Si tratta comunque – aggiunge il rettore Di Sciascio - di una sanzione puramente amministrativa, che rientra nell’ordinaria attività di controllo dell’Anac, la quale ha successivamente verificato l’avvenuta corretta pubblicazione dei dati. Siamo convinti sostenitori della trasparenza – conclude il rettore – e lo dimostra il fatto che siamo sempre stati puntuali nella pubblicazione, negli anni passati. Saremo sempre disponibili a collaborare con l’Autorità per ogni eventuale esigenza».

AGGIORNAMENTO AL 29 NOVEMBRE 2017 - L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha appena notificato al Politecnico di Bari l’archiviazione del procedimento per la mancata o tardiva dichiarazione dei redditi. Non ci sarà nessuna sanzione né per il rettore, né per altri venti tra docenti e amministrativi, ai quali era stato contestato di non aver pubblicato per tempo i dati reddituali come previsto per le pubbliche amministrazioni.

«Con questa archiviazione – commenta il rettore Eugenio Di Sciascio in una nota – l’Anac assolve pienamente il Politecnico da ogni ombra di peccato anche veniale, in materia di trasparenza. I funzionari dell’Autorità – aggiunge il rettore – hanno ascoltato le nostre ragioni con grande spirito di collaborazione, riconoscendo che abbiamo operato in perfetta buona fede. Per il Politecnico di Bari – conclude il rettore - la trasparenza non è l’assolvimento di un mero obbligo burocratico, ma una caratteristica del nostro modo di operare nei confronti degli studenti, dei partner di ricerca, delle aziende che ci riconoscono, oggi più che mai, un ruolo importante nel processo di sviluppo del territorio».  

Il problema era nato a settembre scorso, dopo una verifica dell’Anac su 32 università statali. I controlli dell’Autorità anticorruzione si erano concentrati, in particolare, sul Politecnico di Bari, l’Università degli Studi di Palermo e l’Università degli Studi di Roma "Foro Italico". Il rettore del Politecnico ha ricevuto la notifica di archiviazione nel primo pomeriggio di oggi.

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