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Speleologo foggiano
precipita da cordata
per una fune spezzata

 
Rita Schena

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Rita Schena

speleologia

Foto d'archivio

Domenica 24 Settembre 2017, 14:18

25 Settembre 2017, 19:39

SALERNO - Si spezza la corda di sicurezza e precipita nel vuoto. Uno speleologo di 35 anni, Roberto Giacobbe, infermiere originario della provincia di Foggia, volontario del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è morto nel Salernitano, mentre effettuava una escursione nella grotta del Falco, a Corleto Monforte. L’incidente risale a ieri ma se ne è avuta notizia solo oggi.
Giacobbe era il decimo di una cordata di persone quasi tutte pugliesi, quando, all’improvviso, la corda si è tranciata facendolo precipitare per oltre 40 metri. Sono stati alcuni dei compagni di viaggio, che hanno assistito alla tragedia, ad avvisare i colleghi che avevano già raggiunto l’estremità della grotta. L’uomo è deceduto sul colpo. Molto probabile che la corda di sicurezza si sia rotta a causa dello sfregamento della stessa lungo la parete rocciosa. In ogni caso tutta l'attrezzatura è stata posta sotto sequestro e le indagini saranno condotte dai carabinieri della compagnia di Sala Consilina, guidati dal capitano Davide Acquaviva, che hanno effettuato sul posto tutti gli accertamenti del caso.
Il corpo della vittima è stato recuperato in nottata non senza poche difficoltà; è stato anche necessario piazzare microcariche di esplosivo per allargare la cavità e procedere al recupero del corpo da parte degli uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico di Campania, Lazio e Puglia.

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