ISCHIA - Da un lato il dolore, per le due donne morte, i tanti feriti, la distruzione. Dall'altro la felicità di aver sentito il pianto del piccolo di soli 7 mesi, tirato fuori vivo dalle macerie di una casa crollata. Ora si continua a scavare. I vigili del fuoco hanno trovato anche i due fratellini del piccolo estratto, stanno parlando con loro ed hanno dato loro dell'acqua, poi in mattinata ecco un nuovo miracolo: uno dei due viene estratto da sotto il letto. E' Mattias di 8 anni, Ciro è fuori dalle macerie dopo poche ore: sono tutti salvi. Il loro rifugio è stato un letto.
LA PROCURA APRE INCHIESTA - La Procura di Napoli sta valutando l'ipotesi di aprire un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo in seguito ai danni provocati dal terremoto avvenuto ieri sera sull'isola di Ischia.
«Sono nel quadro ordinario delle valutazioni possibili in questo momento"' ha dichiarato Giovanni Melillo, capo della procura di Napoli, ai microfoni di '6 su Radio 1'. Melillo ha poi specificato che si tratta di un «quadro complesso e bisognoso di approfondimenti». Sul possibile legame tra il fenomeno dell’abusivismo edilizio e il crollo di alcuni edifici sull'isola, il capo della Procura di Napoli ha dichiarato: «Non sfuggono i costi sociali, che anche in queste occasioni si rivelano, di fenomeni gravi come quello dell’edilizia illegale e dell’abusivismo edilizio.
All’abusivismo edilizio corrisponde una delle priorità del lavoro della procura della Repubblica di Napoli; un fenomeno che in Campania ha dimensioni straordinariamente gravi e come tale va affrontato». Infine sulla presenza di abusivismo di necessità nella zona di pertinenza della Procura di Napoli, Melillo ha concluso: «a dimensione di necessità è nettamente inferiore a quella speculativa e strettamente criminale del fenomeno dell’abusivismo edilizio».
«CIRO HA SALVATO IL FRATELLINO» - Mattias sta bene. I vigili del fuoco hanno ormai raggiunto e stanno lavorando per estrarre anche Ciro. Anche lui sta bene secondo le informazioni dei vigili del fuoco.
«E' stato Ciro a salvare il fratellino Mattias. Dopo la scossa lo ha preso e lo ha spinto con lui sotto al letto, un gesto che sicuramente ha salvato la vita a entrambi. Poi con un manico di scopa ha battuto contro le macerie e si è fatto sentire dai soccorritori». E’ commosso il comandante della Tenenza di Ischia della Gdf, Andrea Gentile, nel riferire il racconto di uno dei soccorritori dei vigili del fuoco entrato in azione per salvare i bimbi dalle macerie.
ESTRATTO ANCHE CIRO - Anche Ciro, 11 anni, è stato finalmente estratto dalle macerie. Un lungo applauso dei vicini di casa ha incoraggiato i vigili del fuoco che lo hanno tirato fuori dopo 16 ore di lavoro ininterrotto sulla palazzina crollata nella serata di ieri a Casamicciola. «E' stata la fine di incubo». Così il primario del pronto soccorso dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno (Napoli), Ciro Di Gennaro, all’arrivo in ospedale del piccolo Ciro, salvato dalle macerie. «Il ragazzo sta bene, parla. Stiamo facendo accertamenti sulle sue condizioni di salute», conclude Di Gennaro.
STANNO DISCRETAMENTE - Ciro salvato dalle macerie della sua casa a Ischia, ha riportato escoriazioni e piccole ferite multiple, con la frattura del terzo metatarso del piede destro. Lo si apprende da fonti ospedaliere dopo gli accertamenti diagnostici e radiologici. Il fratellino Mattias, di 8 anni, ha riportato un lieve trauma cranico, traumi alla clavicola e braccio sinistri, ed escoriazioni multiple al torace. Per entrambi è stato disposto il ricovero. Dai primi controlli sembra stia altrettanto bene Pasquale, il neonato di 7 mesi tirato fuori dalle macerie per primo. Pasquale ha riportato una lieve escoriazione frontale destra ma la Tac ha dato esito negativo, dunque con ogni probabilità non sarà ricoverato e verrà dimesso nelle prossime ore.
«E' stata una notte bruttissima, non ho parole per raccontarla». Così il papà di Ciro e Mattias. «Io ero in cucina - racconta il padre - due bambini nella loro camera, mia moglie era in bagno ed è riuscita a scappare dalla finestra. E' caduto tutto il primo piano dell’abitazione, e mi hanno tirato fuori i vigili del fuoco che sono stati bravissimi».
E' stata una lunga notte, questa, per Casamicciola, il comune dell'isola d'Ischia colpito da un terremoto - magnitudo 4.0 - poco prima delle nove di ieri sera. E' una notte di paura che la terra torni a tremare e di attesa che questa gran brutta storia passi il più in fretta possibile.
Erano le 20.57 di ieri sera quando la terra ha iniziato a tremare. Per i turisti, tantissimi in questo periodo sull'isola verde, e per i residenti, l'estate si è fermata nel peggiore dei modi. Prima un boato poi la consapevolezza di quello che stava accadendo. Le suppellettili che cadevano, i mobili che si spostavano e poi il black-out, i crolli. "E' stato peggio del terremoto del 1980", racconta Giovanni. E' stato un incubo che piano piano ha preso forma. E c'è chi fugge, ora, da Ischia.
Sono i turisti che hanno letteralmente preso d'assalto il primo traghetto partito per Pozzuoli mentre c'è chi dorme in strada, su una panchina, aspettando le prossime navi per Napoli.
Si contano i feriti, 39, di cui uno gravissimo. E i morti, due donne. E si sono vissute le storie di chi, per ore, è rimasto sotto le macerie: come Alessia, incinta, e Alessandro, la mamma e il papà del neonato che quando è sbucato fuori dalle macerie ha fatto urlare di gioia i soccorritori. Tra i 'miracolati', c'è poi un altro uomo ed un'anziana rimasta ferita. Storie a lieto fine che non cancellano affatto quelle delle due donne che invece non ce l'hanno fatta: una colpita dai calcinacci di una chiesa, l'altra il cui corpo è stato visto sotto le macerie, lì in piazza Maio dove la vita e la morte si sono incontrate.
Anche nel comune di Forio si sono registrati dei crolli, ma per fortuna nessun ferito, mentre per il crollo di una scala una famiglia è rimasta bloccata per ore. E' ritornato a funzionare l'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno che in un primo tempo era stato evacuato così come sono state allestite delle aree per accogliere gli sfollati. Intanto si prega e si aspetta, per i due bambini nascosti sotto al letto prima che la casa crollasse loro addosso.
I TESTIMONI - «La cosa più importante a cui pensare ora è come affrontare l'emergenza, come aiutare i più deboli, vale a dire i bambini» dice Benedetto Valentino, socio fondatore, col fratello Elio, del Premio internazionale Ischia di giornalismo, commentando la situazione che si sta vivendo nell'isola verde dopo il sisma di questa sera. Valentino abita non lontano da Piazza Maio, a Casamicciola, in quella che appare come l'area più colpita dal terremoto «dove - dice - vi sono, secondo le prime notizie, almeno una decina di case crollate e vi sono anche problemi di viabilità per problemi alla carreggiata».
«Ero in casa - racconta - seduto sul divano quando si è sentito un forte boato e la casa è stata scossa come si scuote un albero. Siamo scesi subito in strada mentre in contemporanea si registrava un black out che ha complicato le cose». Sposato e con due figli di 17 e 10 anni, Benedetto Valentino ora si prepara con parenti e amici (una quindicina in tutto) a trascorrere la notte sotto una tettoia nel giardino della sua abitazione. «L'isola - sottolinea - ha una conformazione geologica particolare. Se il terremoto si avverte in una parte normalmente la scossa non viene 'sentita' in altre zone. Come accadde nel 1883 quando ad Ischia Porto si resero conto del terremoto a Casamicciola solo quando tre giorni dopo videro arrivare le navi dei soldati. Questa volta non è stato così: il sisma si è avvertito forte in tutta l'isola».
«Non ho mai sentito una scossa di terremoto così forte, nonostante otto anni fa, da Pescara, abbia sentito il sisma dell'Aquila. È stato fortissimo, sono sconvolta. Subito dopo la scossa abbiamo visto fumo e polvere alzarsi dal centro abitato. Dopo tutte queste ore tremo ancora dalla paura. Vogliamo solo ripartire con il primo traghetto disponibile». È la testimonianza all'ANSA di una pescarese di 32 anni in vacanza a Casamicciola. «Alloggiamo in un appartamento in una palazzina di due piani - racconta la giovane - io ero all'interno, mentre il mio fidanzato e i nostri amici erano in un cortile condominiale. All'improvviso ha iniziato a tremare tutto. Ora siamo all'esterno, come tutti. È un continuo viavai di sirene, ambulanze e Vigili del Fuoco. Vogliamo solo rientrare in casa e prendere le nostre cose, ma abbiamo paura a farlo. Vogliamo ripartire con il primo traghetto utile. Tante perso hanno già fatto le valigie e sono già in fila per i traghetti».
«Ho visto lesioni lungo una parete della struttura alberghiera che ci ospita. Al momento della scossa siamo fuggiti tutti in strada. Ho avuto tanta paura». Così all'ANSA un professionista, A.P., in vacanza nell'isola d'Ischia, descrive quanto è avvenuto a Lacco Ameno poco prima delle 21. «Mi stavo preparando per scendere - dice - quando si è avvertita la scossa, breve ma intensa. Siamo andati tutti in strada e ora mi accorgo di lesioni lungo alcuni muri della struttura».
A Lacco Ameno, la scossa si è sentita forte. Gli abitanti di via Borbonica, una zona alta del comune, appena avvertita la scossa sono scappati dalle case. Racconta Tommaso Monti, un giovane fotografo: «Ho visto crollare qualche tetto, ringhiere, muri di contenimento. Una rudere vicino alla nostra casa si è sbriciolato all'istante. Alcune stanze di una villa sono crollate. In giro si sentono solo sirene di ambulanze e quelle dei pompieri. Siamo tutti fuori dalle case con grande paura».
PIANO D'EMERGENZA SANITARIO - È scattato il piano di emergenza sanitario per i soccorsi alla popolazione di Ischia: già disposta unità di crisi del Cardarelli per eventuali necessità di trasporto in eliambulanza. Parte dell'ospedale di Ischia è stato invece evacuato per verifiche strutturali. Sui luoghi interessati dai crolli sono al lavoro squadre di volontari della protezione civile regionale
SCOSSA AVVERTITA NELL'AREA FLEGREA - La scossa di terremoto registrata ad Ischia è stata avvertita in maniera distinta anche in alcune zone dell'area flegrea. I comuni dove maggiormente è stato registrato il movimento tellurico sono stati Monte di Procida e le zone alte di Bacoli e Pozzuoli. Al momento non si registrano danni a persone e cose. I sindaci di Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli si sono messi in contatto con la Protezione Civile regionale per le prime valutazioni. Allertati, comunque, la Polizia Municipale e la Protezione Civile locale. A Bacoli la situazione viene seguita direttamente dal vulcanologo, Giuseppe Luongo, assessore alla Protezione Civile, in stretto contatto con l'Ingv. Nei tre centri flegrei non si sono registrate scene di panico.
CASAMICCIOLA 2600 SFOLLATI - Sono duemila gli sfollati a Casamicciola e altri 600 a Lacco Ameno. Il numero è stato reso noto dal capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli che oggi ha incontrato i sindaci dell’isola per fare un primo punto della situazione.
Escluso l’allestimento di tendopoli, per l’accoglienza degli sfollati si confida di far ricorso alle diverse strutture ricettive presenti sull'isola verde.
UNA DECINA LE SCOSSE - Sono state complessivamente una decina e tutte di debole intensità, le repliche seguite al terremoto di magnitudo 4,0 avvenuto alle 20:57 a Ischia. Lo ha detto la sismologa Lucia Margheriti, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). «Non è stata registrata nessuna replica significativa: complessivamente le scosse seguite alla principale sono state una decina, la più forte delle quali di magnitudo 1». Sono state localizzate dalla rete campana ricevuta dall’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv. Nel frattempo i sismologi dell’Ingv sono ancora al lavoro per calcolare la magnitudo definitiva del terremoto di Ischia del 21 agosto. Quella disponibile ad ora, e riportata sul sito dell’Ingv, è infatti la magnitudo distanza, calcolata sulla base della rete di sismografi dell’Osservatorio Vesuviano. Gli esperti del Centro Nazionale Terremoti stanno continuando a elaborare modelli dell’energia rilasciata e, a quanto si apprende, al momento questi danno valori confrontabili con una magnitudo di 4,0, ma non c'è ancora un valore definitivo.