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Bitonto, ragazzo ucciso
dopo lite per incidente
resta in cella il killer

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Bitonto

Il luogo dell'omicidio e la vittima (foto Luca Turi)

Il gip ritiene pericoloso il 68enne: l'autopsia ha confermato una profonda ferita, segno della violenza del fendente al torace

Sabato 19 Agosto 2017, 16:54

Resta in carcere per il reato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi il 68enne di Bitonto (Bari) Gaetano Sesto, accusato di aver ucciso con una coltellata al torace il 25enne Giuseppe Muscatelli durante un diverbio per questioni stradali.

All’esito dell’interrogatorio, nel quale l’anziano - difeso dall’avvocato Angela Maralfa - ha risposto a tutte le domande spiegando di aver «reagito ad un pugno senza alcuna intenzione di ammazzare quel ragazzo», il gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana non ha convalidato il fermo, ma ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il giudice, condividendo la ricostruzione fatta dal pm Larissa Catella e sulla base dell’autopsia, ha ritenuto che quell'unico colpo di coltello sia stato inferto con una violenza tale che dimostrerebbe la volontà di uccidere e la pericolosità sociale dell’uomo.

Le indagini dei Carabinieri e le dichiarazioni rese da alcuni testimoni oculari hanno consentito di accertare la dinamica dei fatti: l’anziano avrebbe chiesto al 25enne - coinvolto in un tamponamento con un’altra vettura - di spostare la macchina che bloccava il passaggio. Il ragazzo lo avrebbe quindi aggredito con un pugno sul volto e, a quel punto, Sesto si sarebbe difeso colpendolo con un coltello che aveva in auto, uccidendolo.

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