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Bimbo sta male dopo i vaccini
Asl di Taurisano sotto accusa

 
Pierangelo Tempesta

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Pierangelo Tempesta

vaccino

Si punta il dito contro l'abbinamento di più sieri. Il medico: «Si può fare»

Domenica 28 Maggio 2017, 09:30

di PIERANGELO TEMPESTA

TAURISANO - Ricoverato in preda alle convulsioni dopo la somministrazione del vaccino. Sta facendo discutere un intero paese quanto avvenuto nei giorni scorsi a Taurisano, nel Leccese. Un bambino di 15 mesi è stato sottoposto al vaccino «Mprv» (morbillo-parotite-rosolia-varicella) e, contestualmente, a quello per l’epatite A. Ma, come spiega il padre del piccolo, «dopo otto giorni è stato colpito da febbre a 40° e da convulsioni. Abbiamo dovuto chiedere l’intervento del 118 e ricoverarlo immediatamente all’ospedale di Casarano. Stando alle sue condizioni, pensavamo di vederlo morire da un momento all’altro. Il suo colorito era diventato violaceo». Il padre del bambino contesta proprio il fatto che al piccolo sia stato somministrato il vaccino «Mprv»: «Secondo le linee guida dell’Aifa - afferma - se al vaccino morbillo-parotite-rosolia si combina quello per la varicella, si aumenta il rischio di convulsioni febbrili. Perché queste linee guida non sono state seguite? Fortunatamente mio figlio si è ripreso e ora sta bene - chiude - ma andrò fino in fondo alla faccenda e ho intenzione di agire per vie legali».

Dell’accaduto si sta occupando l’avvocato Attilio Aiello, referente per la Puglia del Condav (Coordinamento nazionale dei danneggiati da vaccino): «In questo caso - afferma - non solo il bambino è stato sottoposto a vaccino “Mprv”, in contrasto con le raccomandazioni dell’Aifa, ma allo stesso tempo è stato sottoposto anche al vaccino per l’epatite A. Purtroppo in Puglia le indicazioni dell’Aifa circa l’opportunità di separare il vaccino per la varicella da quelli per il morbillo, la parotite e la rosolia non vengono rispettate».

Sulla vicenda abbiamo ascoltato il parere del dottor Alberto Fedele, responsabile del Servizio igiene e sanità pubblica della Asl di Lecce - Area nord. Sottolineando di non conoscere il caso specifico e, quindi, di poter parlare solo in linea generale, Fedele spiega che il vaccino è regolarmente registrato e aggiunge: «La circolare Aifa è superata da una successiva circolare del Ministero. Al nostro interno abbiamo dato direttive conformi a quelle regionali. L’unica cautela da prendere è quella di separare i vaccini nel caso in cui ci siano precedenti di convulsioni febbrili o una familiarità per convulsioni in generale». Fedele spiega anche che «è regolarmente segnalata la possibilità di febbre dopo la somministrazione, così come è normale che ci siano bambini che, con febbre alta oltre i 39°, possono avere crisi convulsive, a prescindere dalla causa della febbre». Sulla somministrazione del vaccino per l’epatite A contestualmente a quello «Mprv», infine, spiega: «Questa procedura è consentita dalle linee guida. Si tratta di un vaccino “ucciso”, che si può somministrare insieme a un vaccino “vivo”». 

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