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Tangenti Enel Brindisi
indagati altri 2 dirigenti

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Tangenti Enel Brindisiindagati altri 2 dirigenti

Mercoledì 17 Maggio 2017, 11:06

17:51

Decreti di perquisizione e sequestro, disposti dalla Procura di Brindisi, vengono eseguiti dalla Guardia di Finanza nei confronti di due dirigenti Enel. Si tratta di Fausto Bassi, capo dell’unità di business della centrale Enel Federico II di Brindisi e di Fabio De Filippo, già capo manutenzione e capo centrale. I finanzieri stanno prelevando documentazione presso la centrale Federico II e in abitazioni private.

Entrambi i dirigenti risultano ora indagati per concorso in corruzione nell’ambito dell’inchiesta che il 5 maggio scorso ha portato all’arresto di 5 tra dipendenti e funzionari della società elettrica. Questi sono accusati di aver incassato tangenti per un totale di 230mila euro in cambio di favori a un imprenditore nella rivelazione di informazioni per l'aggiudicazione delle gare e nel rilascio di stati di avanzamento dei lavori non del tutto veritieri.

I decreti di sequestro e perquisizione sono firmati dai pm inquirenti Milto Stefano De Nozza e Francesco Carluccio.
L’inchiesta è partita dalle denunce di Giovanni Luigi Palma, responsabile della società Palma Asfalti, che pure risulta fra gli indagati, e da un esposto di Enel. L’attività investigativa viene condotta dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Brindisi, coordinati dal colonnello Tiziano Lagrua.

Avrebbe richiesto la somma di 50mila euro, da ricevere in tranche da diecimila euro, il responsabile dell’Unità Business della centrale Enel Federico II di Cerano (Brindisi), Fausto Bassi, di Pistoia, indagato per corruzione in concorso nell’inchiesta dei pm Milto Stefano De Nozza e Francesco Carluccio, nell’ambito della quale sono già stati arrestati lo scorso 5 maggio cinque dipendenti Enel. Bassi è uno dei due destinatari di un decreto di perquisizione e sequestro, con valore di informazione di garanzia, eseguito dai militari della Guardia di finanza di Brindisi.

MAZZETTE DA 50 MILA EURO - Avrebbe richiesto la somma di 50mila euro, da ricevere in tranche da diecimila euro, il responsabile dell’Unità Business della centrale Enel Federico II di Cerano (Brindisi), Fausto Bassi, di Pistoia, indagato per corruzione in concorso nell’inchiesta dei pm Milto Stefano De Nozza e Francesco Carluccio, nell’ambito della quale sono già stati arrestati lo scorso 5 maggio cinque dipendenti Enel. Bassi è uno dei due destinatari di un decreto di perquisizione e sequestro, con valore di informazione di garanzia, eseguito dai militari della Guardia di finanza di Brindisi.

Secondo quanto ipotizzato dall’accusa, Bassi avrebbe richiesto parte della somma in coincidenza con il suo matrimonio. L’altro indagato è Fabio De Filippo, di Sarzana (La Spezia), che risponde sempre di concorso in corruzione perché avrebbe ottenuto dall’imprenditore Giuseppe Luigi Palma, colui il quale ha denunciato il presunto giro di tangenti sugli appalti Enel (coindagato per corruzione) una telecamera e una fotocamera reflex per un valore di 2.300 euro. Entrambi i dirigenti avrebbero concesso in cambio l’autorizzazione all’emissione di stati di avanzamento dei lavori non del tutto veritieri rispetto alle opere commissionate all’impresa Palma Asfalti, di cui l’imprenditore è legale rappresentante. 

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