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Pd, rinvio primarie per infortunio
Emiliano? Orlando: ok. Guerini: no

 
Nicola Pepe

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Nicola Pepe

Pd, rinvio primarie per infortunioEmiliano? Orlando: ok. Guerini: no

Il convalescente ringrazia tutti e dice: solo con nostra mozione escluse larghe intese. Appuntamento ai gazebo il 30

Domenica 09 Aprile 2017, 11:07

12:46

La sua proposta ha raccolto subito la disponibilità di uno sfidante e il No grazie di un altro. Francesco Boccia, parlamentare del Pd, lancia il sasso nello stagno e propone un rinvio delle primarie del 20 aprile dopo l'infortunio da «tarantella» al Governatore della Puglia, Michele Emiliano che con una nota poi declina ogni proposta di rinvio e si dichiara pronto ad andare avanti promuovendo la sua mozione.

Tutto è partito oggi alla convenzione nazionale del Pd. «Non chiediamo nulla - ha detto Boccia - ma è evidente che già stiamo facendo un congresso con rito abbreviato e c'è un candidato azzoppato, la rottura del tendine è dolorosa e prevede che per 15 giorni si stia immobili. Ci aspettiamo che gli altri candidati abbiano un sussulto di umanità. E' evidente: ci sono 2 soli candidati, uno non è potuto venire. Se vogliono fare un congresso a due. E' come andare in campo e non avere di fronte l'avversario, ma collegato da un ospedale», aggiunge.

E l'appello di Boccia raccoglie l'ok di Orlando («Sono assolutamente d’accordo. Se un competitor è impossibilitato a fare campagna elettorale, sarebbe sensato» rinviare le primarie») ma il niet di Lorenzo Guerini, coordinatore della mozione Renzi. «Facciamo tanti auguri a Michele, ma la macchina è ormai in moto». 

Ma a raffreddare gli animi ci pensa Emiliano: «Ringrazio di cuore coloro che si stanno ponendo il problema di un rinvio delle primarie a seguito del mio infortunio. In particolare ringrazio Andrea Orlando per le sue parole e per la sua immediata disponibilità. Ci tengo anche a dire che non voglio assolutamente condizionare i tempi delle primarie, non ho chiesto nulla in tal senso, ringrazio ancora chi ha mostrato spontaneamente sensibilità e immedesimazione». 

Il governatore pugliese ha partecipato alla convenzione del Pd con un video trasmesso: «Avremmo voluto avere un Pd più capace di stare vicino a chi non conta nulla, più capace di contrastare la povertà nei quartieri, anche di avere una concezione della militanza, non solo come riflessione politica in vista di obiettivi elettorali, ma anche di gestione del quotidiano. Penso che la nostra mozione - ha aggiunto - sia l'unica che ci dà assicurazione in margine all’esclusione delle larghe intese, l’esclusione di un modello di governo nel quale destra e sinistra si confondano e rischiano di nuovo di dover dialogare, su questioni importantissime, con partiti la cui natura, la cui storia, la cui identità è completamente diversa dalla nostra».

Esordisce con un "grazie" l'ex premier e il candidato favorito, Matteo Renzi. «Questa è la prima parola che Andrea, Michele ed io vi dobbiamo: grazie dal profondo del cuore. Tanti si sono messi in gioco perché hanno una passione dentro e non credono al racconto di chi pensa che qui ci siano i petrolieri e i banchieri, ma persone che vogliono provarci». E ha proseguito: «Le regole nella casa si rispettano tutti e non si passano i prossimi quattro anni a bombardare il quartier generale con i distinguo e i "non sono d’accordo con nulla"».

La Convenzione nazionale ha proclamato ufficiamente i risultati dei congressi di circolo, in base ai quali tutti e tre i candidati, Andrea Orlando, Miche Emiliano e Matteo Renzi sono ammessi alle primarie aperte, avendo tutti superato la soglia del 5%. Nei 6.033 congressi di circolo - ha detto Roberto Montanari, che presiede la Commissione per il Congresso - hanno votato 266.054 persone pari al 59,08% degli iscritti al PD. I voti validi sono stati 264.719.  I candidati a segretario nazionale hanno riportato i seguenti voti: Andrea Orlando 66.842, pari al 25,25%; Michele Emiliano 21.220, pari all’8,02%; Matteo Renzi 176.657, pari al 66,73%.

La parola, ora passa ai gazebo il prossimo 30 aprile in cui tutti i simpatizzanti del Pd e non solo gli iscritti, decideranno il futuro segretario: l'obiettivo della commissione congresso è superare l'obiettivo dei 10mila gazebo.

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