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Marò, la Corte Suprema indiana
prende atto procedura arbitrato

 
Flavio Campanella

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Flavio Campanella

«Marò, ci sono presupposti per il rientro di Girone in Italia»

Massimiliano Latorre (a sinistra) e Salvatore Girone

Lunedì 06 Marzo 2017, 09:49

12:17

NEW DELHI - La Corte Suprema indiana ha preso atto oggi del regolare svolgimento presso un tribunale 'ad hoc' dell’Aja dell’arbitrato riguardante la giurisdizione sull'incidente in cui sono coinvolti i Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ed ha revocato l'obbligo che esisteva per il governo indiano di presentare un rapporto trimestrale sull'andamento di quei lavori.

Nell’udienza odierna, il presidente della Corte ha constatato che in base a quanto disposto in precedenza, «l'unica cosa possibile da fare è attendere la fine dell’arbitrato dell’Aja», per cui «si dispone la revoca della presentazione di un rapporto trimestrale da parte del governo indiano».

«Una nuova udienza potrà essere richiesta - ha aggiunto - nel caso di infrazione delle procedure esistenti».

Il tribunale di tre membri, composto dal presidente della Corte Suprema, Jagdish Singh Khehar, e dai giudici D.Y Chandrachud e Sanjay Kishan Kaul, ha inoltre disposto che il governo centrale mantenga regolarmente informato dell’andamento del processo di arbitrato quello del Kerala.

L’incidente in cui morirono i due pescatori a bordo del peschereccio St.Joseph avvenne infatti il 15 febbraio 2012 al largo delle coste keralesi e le autorità di Trivandrum hanno mantenuto sempre una posizione rigida nei confronti dei Fucilieri italiani, manifestandosi anche contrarie al loro trasferimento in Italia in attesa della definizione dell’arbitrato.

Secondo l’agenda del tribunale 'ad hoc' dell’Aja che deve decidere chi, fra Italia e India, ha la giurisdizione sull'incidente, la sentenza dovrebbe essere emessa intorno alla fine del prossimo anno.

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