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Ortofrutta, l'export vola
a 750 milioni di euro

 
Ortofrutta, l'export vola a 750 milioni di euro

Bilancio della manifestazione «Fruit Logistic» di Berlino: in vetrina 250 imprese pugliesi

Lunedì 13 Febbraio 2017, 09:17

Dall’uva barese senza semi alla cipolla bianca di Margherita di Savoia, dalle patate novelle del Salento agli agrumi biologici del tarantino: sono alcune delle eccellenze del «made in Puglia» che si affermano sempre più sui mercati esteri e che, insieme a tutto il comparto, consentono all’economia agricola regionale di incassare dall’export dell’ortofrutta oltre 750 milioni l’anno, secondo le proiezioni sul 2016 di Unioncamere Puglia. «Un dato che consolida la Puglia tra le prime tre regioni esportatrici del Paese e che ci incoraggia a continuare sulla strada che abbiamo intrapreso» commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Leonardo Di Gioia, di ritorno dal «Fruit Logistica» di Berlino, il più importante appuntamento europeo annuale del settore ortofrutticolo con circa tremila espositori provenienti da oltre 83 paesi: in tre giorni, dall’8 al 10 febbraio, 70mila visitatori professionali provenienti da più di 138 paesi, hanno affollato i 117mila quadri del quartiere fieristico. Particolarmente soddisfatti gli operatori pugliesi presenti nella capitale tedesca in rappresentanza di circa 250 imprese esportatrici.

Nel padiglione istituzionale gestito da Regione e Unioncamere Puglia hanno registrato una maggiore affluenza e un maggior numero di contatti rispetto alla passata edizione: circa duecento incontri giornalieri con compratori internazionali, che hanno consentito di consolidare precedenti rapporti commerciali e instaurarne di nuovi. Il settore ortofrutticolo pugliese possiede potenzialità di crescita anche dal punto di vista occupazionale: le 21mila imprese che operano in questo settore danno lavoro direttamente a 45mila addetti, oltre 50mila considerando l’indotto.

Oltre ai buoni risultati commerciali (con numeri di leader sui mercati esteri, non solo europei, considerando che l’export nei paesi arabi e africani vale 240 milioni di euro), la Puglia torna dalla capitale tedesca con un altro successo non scontato: l’accresciuto peso politico nelle strategie agricole nazionali. Non è un caso se a Di Gioia, in qualità di coordinatore delle politiche agricole nella Conferenza delle Regioni, siano state affidate le conclusioni di un incontro convocato dall’ambasciatore italiano in Germania, Pietro Benassi, nella sede diplomatica, alla presenza di numerosi assessori regionali, consiglieri economici, rappresentanti di associazioni di categoria e operatori di rilievo nazionale.

«È stata sugellata l’importanza – ha aggiunto l’assessore Di Gioia – del sistema agroalimentare italiano e le potenzialità di crescita sui mercati esteri, anche quello tedesco. La nostra regione è parte essenziale in questo processo». In pratica, la Puglia sarà in prima linea per rilanciare e rafforzare il «Made in Italy» in agricoltura: «Abbiamo davanti un’importante sfida – conclude l’assessore Di Gioia - nelle prossime settimane, le Regioni, insieme al governo, saranno chiamate, oltre alla riforma Agea e alla disciplina del biologico, a definire le nuove regole d’ingaggio rispetto a ruolo e funzioni delle associazioni dei produttori agricoli, gli Op e gli Aop. Un tema importante per il settore agroalimentare che diventa determinante per poter aggreggare l’offerta di prodotto e poter contare di più commercialmente in Europa e nel mondo».

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