Sabato 06 Settembre 2025 | 15:07

Cgil: «La Regione sul lavoro
ha un progetto senz'anima»

 
Cgil: «La Regione sul lavoro ha un progetto senz'anima»

Gesmundo: «Dopo un anno e mezzo di governo, restano solo le aspettative»

Venerdì 06 Gennaio 2017, 11:23

di Giuseppe Armenise

BARI - Precarietà e dignità, i due poli opposti legati da un filo comune, il lavoro. Lavorare contro la precarietà per riaffermare la dignità del lavoro è ciò a cui punta la Cgil Puglia che ieri, con il segretario generale Pino Gesmundo, ha presentato la lunga serie di azioni preventivate al fine di indurre nel sistema quell’energia nuova necessaria a ricondurre al centro il tema dell’occupazione e in particolare della buona occupazione. Una manifestazione, quella di ieri, dedicata a Paola Clemente, bracciante morta nei campi di Andria nel luglio del 2015.

«Questo sarà l'anno della sfida per i diritti, serve colmare - ha detto Gesmundo - il profondo disagio sociale dovuto all'assenza di lavoro. Serve più dignità per lavoro e lavoratori, è una battaglia di civiltà». E quindi niente più voucher (ne parliamo nell’articolo a parte di questa pagina), niente più modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

I temi come ripristino dell’intergità dell’articolo 18 e voucher, vanno a braccetto con la riforma del codice degli appalti e costituiscono il contenuto di tre iniziative referendarie avviate dai sindacati e per le quali si annuncia una nuova stagione di confronti-scontri politici con il governo nazionale. Prova ne sia la «scomunica» del quesito referendario sull’articolo 18 giunta ieri dall’Avvocatura dello Stato.

Quanto alle ricadute locali di questa stagione di crisi economica ormai decennale, Gesmundo osserva: «Non riusciamo a vedere la visione di questa Regione: fino a oggi sembra abbia un progetto senz'anima». Il segretario della Cgil chiede «un maggiore confronto che va attivato con una Regione che dovrebbe fare di più: il nostro giudizio rispetto alla Regione - ha evidenziato - non è totalmente positivo. Ci sono molte aspettative, è passato un anno e mezzo dall’insediamento di questa giunta - ha rilevato - e ci sono punti di criticità sui quali vogliamo incalzarla».

«Abbiamo fatto buoni accordi, ci sono dei tavoli aperti - ha ricordato il segretario Cgil - ma non si può approvare un bilancio regionale senza il confronto sindacale». Per Gesmundo «questa Regione si fregia di avere una legge sulla partecipazione che a questo punto consideriamo uno specchietto per le allodole». Mentre «il tema vero - ha rimarcato - è quello di un confronto di merito con le rappresentanze sociali del territorio». Gesmundo ha poi spiegato che «con la Regione vorremmo anche ragionare su come le grandi aziende insistono sul nostro territorio ma poco si rapportano con esso: penso all’Eni, all’Enel, alla Getrag e alla Bosh. Spesso - ha concluso - utilizzano risorse pubbliche, ma vorremmo verificare se producono occupazione e di che tipo».

E a proporito della «piaga» della crescita esponenziale nell’utilizzo del reclutamento di disoccupati utilizzando i voucher, per Gesmundo, «si tratta di numeri drammatici», ancora di più in una regione la cui economia punta sul turismo. Tra gli altri dati sulla Puglia c'è il «tasso di disoccupazione al 19,7%» che per quanto riguarda il giovani sotto i 24 anni sale «al 51.38%» mentre i cosiddetti 'neet' (che non studiano e non cercano più un lavoro) «sono 338mila». Le «famiglie nella fascia di povertà relativa sono il 18,7%, e gli individui a rischio povertà sono il 27,9%». Inoltre, «tra gennaio e ottobre del 2016 le assunzioni in Puglia sono diminuite del 6,7% rispetto al 2015». E «nello stesso periodo di riferimento le assunzioni a tempo indeterminato sono diminuite del 33,1%».

Un ritorno ai referendum, quindi, con Gesmundo che ricorda l’appuntamento dell’11 gennaio, quando la Consulta si esprimerà sui quesiti relativi al mondo del lavoro lavoro proposti dalla Cgil. «Il giorno prima - ha sottolineato il segretario generale - saremo a Taranto con il segretario nazionale Susanna Camusso per una grande iniziativa: abbiamo scelto Taranto perché rappresenta una emergenza su più temi - ha concluso - e da lì nascerà il nostro percorso di rivendicazione, territorio per territorio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)